lunedì 2 giugno 2014

Riceviamo e pubblichiamo


STUPIDARIO

I brogli, le scuse, gli insulti, colpe e colpevoli: tutti i deliri dei 5 Stelle dopo il flop elettorale

Dal 25 maggio a oggi le dichiarazioni dei pentastellati sul voto sono state solo un crescendo: grazie, abbiamo perso, prendeteci in giro, è colpa degli anziani, abbiamo vinto, ci sono stati i brogli! Fino all'ultimo post sul blog di Grillo sulle schede precompilate' e la 'fantomatica'  vittoria di Renzi

DI WIL NONLEGGERLO



I brogli, le scuse, gli insulti, colpe e colpevoli: tutti i deliri dei 5 Stelle dopo il flop elettorale
Dovevano, nell'ordine: stravincere le elezioni europee, marciare su Roma, circondare il Quirinale e spedire Napolitano all'ospizio, cacciare Renzi e la Merkel, aprire l'europarlamento “come una scatoletta di wurstel”, vivisezionare Dudù, processare pubblicamente imprenditori, politici e giornalisti, per poi prendere finalmente il potere. Ma al Movimento 5 Stelle restano solamente i cocci di una gigantesca delusione elettorale. Tre milioni di voti persi in un anno, doppiati dalle percentuali dell'“ebetino” di Firenze e costretti a subire gli sfottò di milioni di cittadini. Se in una prima fase sembrava che Beppe Grillo avesse preso il risultato elettorale con sportività, puntando su Maalox, ironia ed autocritica, ad una settimana dal voto già ci ritroviamo in pieno psicodramma a 5 Stelle. Si è passati dal “giusto, abbiamo stra-perso, prendeteci pure in giro”, alla denuncia di brogli e complotti di ogni sorta. Abbiamo quindi deciso di ripercorrere la via crucis post-elettorale del Movimento 5 Stelle soci attraverso le dichiarazioni dei protagonisti, a partire da quelle del loro leader.


Il 26 maggio, a poche ore dal tracollo elettorale del Movimento 5 Stelle, Grillo ringrazia gli elettori, con tanto di poesia di Kipling allegata:
"Grazie ai 5.804.810 italiani che hanno votato il MoVimento 5 Stelle".

"Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te
la perdono e ti mettono sotto accusa.
Se riesci ad avere fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te,
ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare (...)"

Subito dopo, sempre il 26 maggio, in un video diffuso attraverso il blog il leader pentastellato sembra accettare la sconfitta: fa un po' di autoironia e tira in ballo gli elettori anziani, colpevoli di non aver votato 5 stelle.
"Adesso ci state prendendo in giro. Vi capisco. Mettete proprio il coltello nella piaga. Abbiamo perso. Non è una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. #vinciamonoi, sì #VinciamoPoi. Forse quest'Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po' ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così. Son dei numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì, siamo il primo movimento italiano, il secondo partito. (...) Ora Casaleggio è in analisi per capire perché si è messo il cappellino e poi tutti insieme vedremo che cosa fare. State tranquilli, dai, vin... vinciam... Vincono loro. Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai. Casaleggio, c'è il maalox anche per te, vieni qua!".
Il commento di Beppe Grillo ai risultati elettorali arriva sul suo blog con un video. ''Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso - spiega il leader 5 stelle - intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai, Casaleggio, c'è il maalox anche per te, vieni qua", scherza


Due giorni dopo, il 28 maggio, come per magia la netta sconfitta si trasforma in una sorta di successo. Sempre da Beppegrillo.it:
"Non vi resta che piangere. Dopo le autoflagellazioni, le richieste di autocritica, il maalox, le dimissioni chieste a Grillo, forse è il caso di cercare un minimo di obiettività e di realismo nel valutare il risultato elettorale. (...) La nostra affermazione, anche se non possiamo nascondere che volevamo arrivare prima del PD, è stata trasformata in una sconfitta storica, una Caporetto, una Waterloo. Ma quanto vino (scadente) bevono prima di scrivere? (...) La maggioranza relativa degli italiani che hanno tra 18 e 29 anni vota M5S. E' solo una questione di tempo. Poi tutto cambierà e ai partiti e ai loro media asserviti non resterà che piangere".

In rete continuano a girare le dichiarazioni pre-elettorali di Grillo: "Su una cosa non ho dubbi: o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado a casa. E non scherzo" (Ansa, 3 aprile 2014). Ma sul blog ecco giungere in soccorso il saggista Aldo Giannuli (29 maggio):
"Si stanno levando molte voci che chiedono le “dimissioni” di Beppe Grillo, anche in questo blog ci sono interventi che vanno in questo senso e qualche autorevole amico me lo ha scritto in una mail privata. Tutti, più o meno, ricordano la frase con cui Grillo diceva che si sarebbe ritirato se non avesse “vinto”. Bene, allora discutiamone. In primo luogo: dimettersi da cosa? (...)".
"Se perdiamo le elezioni non ho assolutamente più voglia di continuare. Ma io voglio la prova. Voglio sentire gli italiani". Queste le parole di Beppe Grillo lo scorso ottobre in una conferenza stampa al Senato. Il leader del Movimento 5 Stelle aveva poi aggiunto, riferendosi a possibili elezioni politiche: "Noi vogliamo rifare lo stato italiano, vogliamo andare al voto il prima possibile"


Ed eccoci al 2 giugno: sul blog di Grillo viene rilanciata la teoria del broglio, con post di "Informare x Resistere", "La Rete non perdona" ed "E-iglesias". Ovviamente, di prove, nemmeno l'ombra:
(...) Con l’ausilio dei moderni mass media, oggi il "divide et impera" viene realizzato in modo assai efficace e mirato, in numerose modalità, sia dirette che indirette. Tra quelle indirette vi è un metodo di cui poco si parla, ma che riflettendoci potrebbe essere tra le principali cause di divisione tra cittadini. Si tratta del broglio elettorale. (...) Con la chiusura degli spogli e la percentuale fantomatica del 41% al PD il sospetto di brogli è ragionevole. In una giornata come quella di ieri dove l’affluenza alle urne è stata circa del 60% e tenendo conto che gli elettori 5 Stelle per loro peculiarità vanno a votare, la perdita di 3 milioni di elettori è statisticamente molto improbabile. (...) Lo stesso entourage del PD ha ammesso l’inaspettato ed iperbolico risultato ottenuto, che mai si sarebbero immaginati. (...) La sinistra europea secondo gli ultimi risultati è stata quasi azzerata in queste elezioni. In controcorrente rispetto al quadro politico europeo ci sarebbe invece l’Italia, mosca bianca che secondo quanto risulta al voto darebbe un 41% al PD guidato da uno yes-man ai piedi della Merkel e dell’Europa. Francamente si deve compiere uno stupro alla logica per credere a questo. (...) Senza un meccanismo di elezione anti-broglio le elezioni non hanno più senso (...).


Altre teorie e dichiarazioni dal mondo 5 Stelle...

Paolo Becchi, "ideolo" del Movimento 5 Stelle e professore di Filosofia del Diritto (2 giugno 2014):
"L' Euro è stato una truffa colossale e se per salvarlo fossimo di fronte ad un colossale broglio elettorale? La società che ha gestito le elezioni europee si chiama Scytl. Il proprietario è George Soros. Meditate gente, meditate...".

Paola Taverna, senatrice 5 Stelle (29 maggio 2014):
"Mi pare evidente: l'informazione è stata tutta pro-Renzi. E gli italiani non sono pronti... perché noi siamo oltre".

Il 29 maggio lo staff comunicazione M5s distribuisce ai parlamentari pentastellati un'analisi del voto europeo, documento che alterna critiche alla strategia elettorale del Movimento (Grillo e Casaleggio s'infurieranno) alla denuncia di un sistema capace di costruire ad hoc "lo spettro della paura".
"Il voto del 25 maggio non è stato tanto pro-Renzi o pro-Pd, nonostante le percentuali bulgare, quanto contro il MoVimento 5 Stelle e lo spettro della "paura" costruito finemente ed efficacemente per portare, quindi, tutti gli elettori in un alveo di "sicurezza", rappresentata da Renzi (...) Casaleggio, vestito di scuro e con quel cappellino, ha mandato un messaggio inquietante e non rassicurante. (...) Gli italiani in questa fase difficile hanno dimostrato di aver bisogno di affidarsi a un uomo forte (fattore che ciclicamente torna nella storia, da Mussolini a Berlusconi) e hanno bisogno di serenità. Renzi ha saputo trasmettere serenità costruttiva, mentre noi abbiamo trasmesso energia sì, ma ansiosa e fatta percepire dai media e dagli altri competitor come distruttiva".

La deputata Roberta Lombardi, intervistata da Avvenire, minaccia espulsioni: come osano, quei deputati 5 Stelle, criticare le scelte di Grillo? (29 maggio 2014):
"O Curro', Rizzetto e gli altri dissidenti si adeguano alle posizioni della maggioranza oppure, se non sono d' accordo, per dignità dovrebbero andarsene. Basta con le pugnalate. Se il massacro interno continuerà, non va esclusa l'ipotesi di nuove espulsioni. Il cerchio magico non esiste. Sui palchi o in tv ci vanno Di Battista, Morra, Di Maio o la sottoscritta semplicemente perché siamo piu' bravi".

Tommaso Currò, deputato M5s particolarmente critico con Grillo e relativo "cerchio magico" (28 maggio 2014):
"Beppe aveva promesso che in caso di sconfitta avrebbe lasciato. Ora lasci . (…) Non è possibile che Grillo porti sul palco soltanto cinque o sei persone, i fedeli servitori, in una manifestazione plastica di come lui intende un gruppo parlamentare. È un cerchio magico in cui i fedeli servitori di Grillo sono in malafede. Io, che ho una mentalità più autonoma, sono fuori da un anno. A questo punto si prenda atto che si vuole un clan e si costruisca un clan, non un partito".

Luigi Di Maio, vicepresidente M5s della Camera, a Radio 24 (28 maggio 2014):
"Non credo nei brogli, ma sicuramente ci sono stati errori ai seggi alle elettorali. Ci sono una serie di presidenti che non conoscono nemmeno bene i regolamenti e quindi possono fare errori. Credo che sia una cosa da superare. Credo che dobbiamo spiegare alla gente che non siamo un movimento pericoloso".

Dario Fo, pensando di essere a telefono con Gianroberto Casaleggio (era in realtà un imitatore de "La Zanzara", Radio 24, 28 maggio 2014):
"La cosa terribile è che il popolo italiano è autolesionista... una nazione di autolesionisti, che continua ad ingoiare la merda. Non c’è niente da fare. Sbagliato noi? No, no, no, è la struttura autolesionistica di questo popolo. Perché ormai basta. Ha votato per Berlusconi sapendo che è un figlio di p... Io sono cosciente di aver fatto il meglio che si poteva fare. Non c’è niente da fare. E sarò sempre a vostra disposizione. Fino in fondo".

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