martedì 3 giugno 2014

#Vinciamonoi.......dopo...molto dopo. quasi mai.....anzi mai.

Prima che Gallo canti Grillo dà forfait

Pubblicato Martedì 03 Giugno 2014, ore 20,42

Annullato all'ultimo il comizio a Novi Ligure a sostegno del candidato sindaco pentastellato. Pare velleitario il tentativo di sbarrare la strada all'esponente democratico Muliere, nonostante l'endorsement di Forza Italia e Lega

Vaffa. Stavolta pronunciato a denti stretti, come quando hai passato la giornata a preparare la cena per gli amici e poi questi telefonano e ti dicono: non se ne fa niente, sarà per la prossima volta. Ma quale prossima volta? A Novi Ligure si vota domenica, ballottaggio contro la peste rossa, e lui aveva detto che sarebbe venuto, lo aveva deciso lui mica lo avevamo tirato per la giacchetta eh?, e invece niente. Vaffa. A denti stretti, ma vaffa tra i pentastellati che nella città del cioccolato aspettavano Beppe Grillo con i suoi di vaffa, quelli veri e urlati, da far ingoiare ai piddini come fossero tavolette di fondente al novanta per cento. Il tam tam sul web ormai era a livelli altissimi, i manifesti attaccati con la colla di quella buona, la piazza pronta per un sorpresa che manco nelle uova che fanno qui per Pasqua: Grillo che arriva, domani sera, e dà uno scossone facendo sognare l’impossibile: triplicare i voti del primo turno e portare Fabrizio Gallo a vincere sull’avversario, il democrat liberal RocchinoMuliere che si è fatto le ossa nel Pci quando qui c’era l’Italsider e poi ha raffinato la sua politica in più di dieci anni a Palazzo Lascaris.

Invece nisba: telefonate e messaggini, speranze e delusioni. Grillo non torna a Novi dov’era già stato in campagna elettorale con la visita in processione al cantiere del Terzo Valico che per i pentastellati basso piemontesi è sinonimo di Tav. Eh si, anche se  l’ultima stazione li ha visti fermi al 21,5 per cento e il binario su cui avevano cercato di far correre la loro locomotiva non sembra certo poter offrire loro quel recupero distanza oggettivamente incolmabile. Per i Cinque stelle di Novi Ligure il fulcro della campagna elettorale, l’ostracismo senza se e senza ma alla nuova linea ferroviaria da essi accomunata alla Tav, sembra ormai aver dato tutto al primo turno e pare assai arduo che tra una settimana riescano a recuperare voti. Eppure, pensavano quando dallo staff di Grillo era arrivata la notizia del suo ritorno, sarà ancora una volta il no alla ferrovia uno dei cavalli di battaglia di Beppe. Un colpaccio, si dicevano, pregustando la piazza.

Era stata un’altra sorpresa inattesa. Come quella di veder scendere a loro favore i vertici locali di Lega e Forza Italia. Il candidato berlusconiano Costanzo Cuccuru rimasto al palo intorno al 10%, nei giorni scorsi aveva fatto endorsement per i pentastellati: «Siamo partiti con l’idea di “rovesciare la baracca” e con questa idea vogliamo arrivare fino in fondo. Per questo, chiediamo ai nostri elettori di andare a votare al ballottaggio e di non votare per il centrosinistra». Una mossa dietro alla quale molti hanno letto il niet di Muliere che i numeri danno ormai come futuro sindaco, a un apparentamento, ultima speranza di berluscones e leghisti per ottenere un posto in giunta. I grillini, nell’attesa di riempire piazza Delle Piane con il comizio di Grillo, ringraziavano, ma con prudenza: «Sulla posizione di Lega Nord  e Forza Italia locali, prendo atto della loro libera scelta e della coerenza in materia di necessità di cambiamento e ringrazio», diceva Fabrizio Gallo il candidato sindaco del M5s.  Poi, tanto per sgombrare il campo dai dubbi: «Non c'è comunque nessun accordo né pre, né post elettorale ed in caso di vittoria sarà solo il M5s a governare ed ognuno manterrà la propria identità e le proprie posizioni».

Quanto al ritorno di Grillo, che in campagna elettorale era stato a Novi e ai cantieri del Terzo Valico, lo annunciava così: «Novi Ligure è una città cardine per varie problematiche, non ultima proprio il Terzo Valico, oltre ad essere una delle poche a non aver mai cambiato tipo di governo dal dopoguerra. Credo questo abbia contato nella scelta di Beppe di tornare a Novi, dove c'è bisogno di cambiamento, di restituire la città ai cittadini togliendola all'intreccio tra politica e partecipate che l'ha resa di fatto un feudo governato da un sistema chiuso e ben definito,  dove spesso gli interessi dei cittadini sono in secondo piano rispetto agli interessi particolari specialmente quando si parla di grandi opere, appalti, consumo di territorio».

I numeri non sono mai stati dalla loro: Muliere solo per poco più di tre punti percentuali non è riuscito ad essere eletto al primo turno. E sul fatto che il M5s abbia «preso già al primo turno tutti i voti che la linea anti Terzo Valico poteva portargli» si dice convinto anche se «il ballottaggio ha una storia a sé», ammette Muliere. Già, mai come oggi e mai come Novi Ligure dove quell’invito a votare i grillini, da parte di leghisti e berluscones, era l’ultima cosa che si potevano immaginare. Quanto quell’invito possa essere raccolto è difficile dirlo, come sarebbe stato interessante sapere che ne pensa lui, Beppe Grillo. Per i bizzarri supporter dell’ultima ora da Grillo poteva arrivare un grazie o, chissà, il solito vaffa. Invece vaffa sì, ma a denti stretti. (s.r.)


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