lunedì 2 giugno 2014

Il nuovo che avanza doveva aprire la RAI come una scatoletta di tonno. Adesso che sulla scatoletta di tonno sono seduti si sono dimenticati di aprirla.

Fico, sì allo sciopero: “Vogliono la Rai
ancora più subordinata alla politica”

Fico, sì allo sciopero: “Vogliono la Rai<br />ancora più subordinata alla politica”
Penso che il ricorso allo strumento dello sciopero da parte dei dipendenti della Rai sia assolutamente legittimo nel metodo e che sia assolutamente motivato nel merito, indetto su una questione che non è di poco conto”. Roberto Fico, esponente dell’M5s e presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, non ha esitazioni, intervistato dall’AdnKronos, nel giudicare lo sciopero dei dipendenti Rai, giornalisti e non, con relativa manifestazione di piazza, proclamato per l’11 giugno da praticamente tutte le sigle sindacali presenti in azienda contro il taglio di 150 milioni previsto dal Dl. 66/2014. “Potrebbe anche essere che qualche nostro deputato partecipi alla manifestazione, per ora non abbiamo pensato ad una eventuale rappresentanza ufficiale”, aggiunge Fico.”Questo intervento del governo, inoltre, incardina ancora di più la politica nella Rai: portar via 150 milioni dal bilancio a metà anno rende la Rai ancora più subordinata alla politica, la mette in condizione di chiedere di essere tutelata, salvata. E’ un messaggio forte all’azienda dire ‘ti levo dei soldi senza concordare niente con te. E’ la politica che decide’”, sottolinea Fico.
”Oltretutto i cittadini che hanno pagato il canone 2014 non risparmieranno un euro, qui si tratta solo di un mancato trasferimento di 150 milioni, per di più a metà esercizio, con gli effetti che già si vedono -entra nel merito Fico- Quando abbiamo sentito da Gubitosi in Vigilanza il Piano Industriale 2013-2015 non c’era alcuna ipotesi di cessione di quote di Rai Way, e quelle era la visione strategica del Dg fino al 2015. Segno che Gubitosi non giudicava strategica, utile, quella cessione. Ora, nel momento in cui si deve fare cassa per ‘coprire’ quei 150 milioni in meno spunta la cessione di una quota minoritaria di Rai Way. Insomma si svende, perchè quando si vuol fare cassa si svende sempre, qualcosa di importante, di strategico”.

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