lunedì 2 giugno 2014

Hanno attaccato anche il santone Travaglio. I grillini se prendessero il potere manderebbero al rogo chiunque abbia un pensiero diverso dal loro. Meglio una democrazia malata e corrotto che una dittatura.

Il sito di Grillo attacca il “disinformatissimo” articolo di Travaglio su Farage

LUNEDÌ, 2 GIUGNO 2014
Sui social network la foto di Beppe Grillo promuove un articolo contro il “disinformatissimo” articolo di Marco Travaglio sul partito britannico Ukip. Nel consueto editoriale sul “Fatto Quotidiano” il vice direttore della testata aveva preso posizione contro l’alleanza al Parlamento europeo tra Movimento 5 Stelle e la formazione guidata da Nigel Farage.
Il sito di Beppe Grillo, organo di comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle, ha risposto al commento di Travaglio riprendendo un articolodi Pino Cabras, scritto per il sito di “contro-informazione” Megachip-Globalist. L’analisi di Cabras attacca le strumentalizzazioni di molti giornali della stampa italiana che hanno dipinto il “mostro Farage” come un razzista, anti gay e contro la parità delle donne. Per Cabras le dichiarazioni del leader dello Ukip sono state prese in modo sbagliato oppure fuori contesto, un errore compiuto anche da Marco Travaglio. ” Eppure, un disinformatissimo Marco Travaglio scrive nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano che l’UKIP «vuole cacciare dal Regno Unito tutti i cittadini nati altrove (Italia compresa)». Semplicemente falso.Certo, uno dei punti su cui l’UKIP fa più battaglia è una campagna anti-immigrazione. Chi scrive ha una sensibilità radicalmente opposta, in materia. Nondimeno, per amore della verità, bisogna smontare e respingere le bugie raccontate in proposito. Se posso fare un paragone, la politica proposta dall’UKIP è in tutto simile alle politiche sull’immigrazione praticate dall’Australia, mai scardinate dalla sinistra australiana, che pure ha a lungo governato, e che le ha a lungo persino rivendicate. Non è una politica su base etnica o razziale: nasce da una visione protezionistica del mercato del lavoro nazionale, del suo welfare, e dei modi di gestione della sicurezza nei quartieri rispetto alla pressione migratoria. Ho udito propositi più drastici in materia pronunciati dal primo ministro francese, il socialista Manuel Valls. Nessuno si è stracciato le vesti, fra gli improvvisati scopritori di un “caso Farage”. La definizione di “disinformatissimo” affibbiata al vice direttore del “Fatto” è stata poi ripresa con grande evidenza dai social di Beppe Grillo, il più importante driver di traffico per il sito organo ufficiale di comunicazione del Movimento 5 Stelle. La difesa di Farage effettuata dal sito di Grillo pare aver convinto anche una parlamentare, la giovane Giulia Sarti, che aveva espresso tutta la sua contrarietà a questo tipo di alleanza.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...