Ucraina, annullato il G8 di Sochi
Van Rompuy: “G7 a giugno a Bruxelles”
“La Russia fuori dal G8″. La prossima riunione del G7, senza la Russia, si terrà a Bruxelles in giugno. Lo annuncia il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy su Twitter. I sette leader non parteciperanno quindi alla programmata riunione di Sochi dei primi di giugno. La decisione, hanno precisato le fonti, si limita ad annullare la riunione del G8 a Sochi a giugno e non implica la cancellazione tout court del format o all’espulsione definitiva della Russia.
Finché in territorio ucraino la Russia continuerà a violare così apertamente il diritto internazionale “non c’è alcun bisogno che il Gruppo abbia a che fare” con Mosca: lo ha affermato Ben Rhodes, numero due del Consiglio per la Sicurezza Nazionale presso la Casa Bianca. “Noi stiamo valutando come rapportarci con la Russia nei mesi e negli anni a venire. Se poi si arriverà al punto in cui essa vorrà ridimensionare la tensione e attenersi al diritto internazionale”, ha concesso Rhodes, “non vogliamo certo escludere l’eventualità che il G7 la coinvolga”.
L’arma dell’espulsione di Mosca dal G8 è assolutamente inefficace per la Russia. “La Russia non è abbarbicata al format del G8 e la sua espulsione non rappresenterebbe una grande tragedia”, ha detto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov da L’Aja.
Continua intanto l’offensiva russa in Crimea dove alcune truppe sono riuscite a prendere il controllo di una base della fanteria di marina ucraina. Nell’assalto alla struttura di Feodosia, una delle ultime ancora fedeli all’Ucraina, sono rimasti feriti alcuni soldati ucraini e altri sono stati fatti prigionieri.
Come ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Vladislav Selezniov, la base è stata presa d’assalto nelle prime ore del mattino dopo il rifiuto dei militari presenti all’interno di abbandonarla senza armi e veicoli. Selezniov conferma che alcuni militari ucraini sono stati portati via con le mani legate dalle truppe russe.
Il presidente ucraino, Oleksandr Turchynov, ha deciso di ordinare a tutti i militari di Kiev di ritirarsi dall’Ucraina. ”Il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ha deciso, su indicazione del ministero della Difesa, di condurre una ripiegamento delle unità militari di stanza nella Repubblica Autonoma della Crimea”, ha spiegato Turchynov.
Intanto nella penisola sul Mar Nero, da oggi, torna a circolare il Rublo come moneta ufficiale. Sul fronte occidentale, invece, Barack Obama ha assicurato che Usa e Unione Europea restano stabilmente al fianco dell’Ucraina, minacciando sanzioni ai danni di Mosca, che porterebbero “conseguenze significative per l’economia russa”.
I militari ucraini tuttora di stanza in Crimea non hanno “ancora” ricevuto alcun ordine di ritirarsi dal territorio annesso dalla Russia: lo ha puntualizzato Vladislav Seleznyov, portavoce del ministero della Difesa nella penisola ribelle. “Per quanto ne so”, ha premesso Seleznyov, “l’ordine alle nostre truppe di rimanere nelle loro basi in Crimea resta in vigore. È stato il ministero a impartirlo”, ha ricordato, “e, finora, non ho sentito parlare di direttive di altro genere”. Seleznyov sembra quindi frenare dopo l’annuncio dato dal presidente ad interim dell’Ucraina, Oleksandr Turchynov, che presiede altresì la Rada Suprema, il Parlamento di Kiev, che aveva detto di aver ordinato il ripiegamento dei militari ucraini fuori dalla Crimea