“Il MoVimento 5 Stelle occuperà il Parlamento”
07/04/2013 - #Occupymontecitorio senza commissioni: l'ultimatum dei grillini
di Redazione
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Il Movimento 5 Stelle si prepara a una nuova mobilitazione. Questa volta la protesta andrà in scena in Parlamento: martedi’ scattera’ l’occupazione dell’Aula della Camera e ‘iniziative eclatanti’ si preannunciano anche a Palazzo Madama, come fa sapere il senatore grillino Maurizio Buccarella. I dettagli verranno comunque decisi domani in una riunione al Senato e anche i deputati potrebbero tornare a riunirsi per sancire con un voto definitivo la forma di agitazione annunciata in un’intervista a ‘La Stampa’ dalla parlamentare grillina Giulia Sarti.
IL MOVIMENTO 5 STELLE E L’OCCUPAZIONE - L’obiettivo e’ ottenere subito la convocazione delle commissioni parlamentari permanenti, senza aspettare la formazione del nuovo governo che consentirebbe ai partiti di decidere lo scacchiere dei ruoli chiave, cioe’ delle presidenze e delle vicepresidenze avendo presenti i rapporti di forza. ‘Bloccano il Paese mentre si spartiscono le poltrone. Il Parlamento puo’ iniziare a lavorare’, insiste la portavoce dei grillini alla Camera Roberta Lombardi. Tesi supportata da diversi esperti tra cui l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick: ‘In questo momento e’ prioritario non paralizzare le Camere. Sia nei regolamenti di Camera e Senato sia nella Costituzione non c’e’ nulla – dice – che in merito alle Commissioni faccia riferimento a un problema di maggioranza e minoranza’. Napolitano, Grasso e la Boldrini ‘sono succubi dei partiti’, attacca il senatore M5S Luis Orellana. ‘Ci si dimentica che la nostra e’ una democrazia parlamentare’, aggiunge. E tra le conseguenze piu’ gravi, avverte l’esponente grillino, senza Giunta per le Elezioni voteranno per il presidente della Repubblica anche ‘parlamentari che ricoprendo piu’ cariche sono incompatibili, mentre dovrebbero fare una scelta’.
MARTEDI’ SI DECIDE – La giornata chiave sara’ martedi’, quando a Montecitorio si riunisce l’Aula che, salvo intese raggiunte a sorpresa in conferenza dei capigruppo in mattinata, dovra’ votare l’ampliamento dei poteri della Commissione speciale per consentire l’esame del decreto legge sulla P.A. Votazione sulla quale il M5S ha gia’ annunciato il suo ‘no’ e che invece incassera’ il si’ di Sinistra Ecologia e Liberta’ (che la scorsa settimana aveva fatto asse con i grillini per chiedere la costituzione delle commissioni): ‘L’occupazione delle Aule parlamentari e’ un’operazione antidemocratica e disgustosa – dice il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore – e spero che sia solo una boutade’.
IL BLOG DI GRILLO - Fuori dai Palazzi intanto Grillo continua a mettere altra carne al fuoco: nel mirino torna la politica economica e in particolare la tesi di quanti sostengono l’importanza della lotta all’uso del denaro contante come battaglia di civilta’. Sul blog del leader di M5S si esamina la crisi che ha colpito Cipro e quella che ha messo in ginocchio la Grecia sostenendo che per l’Italia a medio termine vi sia il rischio di finire come Atene. E per Grillo ‘e’ pura edulcorazione servile sostenere che lo spread dipenda dalla diversa liquidita’ o volatilita’ dei titoli italiani. Balle. Dipende dal maggior rischio percepito di default’. Verita’ che secondo l’ex comico la stampa si guarda bene dal riportare: ‘Il giornalismo economico italiano e’ la fiera degli strafalcioni’. La battaglia ‘pro-contanti trova subito sponda nel partito del Cavaliere che anzi la rivendica, come fa il deputato del Pdl Jole Santelli: ‘Berlusconi e il Pdl fanno da anni questa battaglia di liberta’ e si sono visti rinfacciare le peggiori accuse anche dagli stessi grillini. Ora come la mettiamo?’.
#OCCUPYMONTECITORIO – Una protesta che per i grillini avrebbe sapore di un hashtag di twitter che potrebbe prendere il nome di #occupyMontecitorio. Sono settimane che i parlamentari e vertici del movimento di Beppe Grillo chiedono l’avvio delle commissioni spiegando che non c’e’ bisogno che ci siano una maggioranza e un’opposizione e che e’ giusto che gli eletti del popolo lavorino e facciano partire il Parlamento a tutti gli effetti. In un documento grillino consegnato alla stampa in settimana alla Camera, si sottolinea che analizzando la Costituzione agli articoli 72, 64 e 94 e le norme del Regolamento della Camera dei Deputati agli articoli 19 e 20 “si evince che l’unico requisito per la costituzione delle Commissioni permanenti e’ la proporzione tra i gruppi parlamentari”. E non ci sarebbe alcun “riferimento alla proporzione tra ‘maggioranza’ e ‘opposizione’ neanche per l’elezione dei presidenti di commissione. Sempre nello stesso documento vengono citati, proprio per rafforzare il concetto che le commissioni si possono formare, i precedenti del 1976, del 1979 e del 1992. (ANSA)
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