“Troll alle ‘quirinarie’? Sarà quasi impossibile. La protezione sarà elevatissima. Durante le parlamentarie abbiamo avuto attacchi hacker talmente sofisticati che è impensabile che non siano stati commissionati e pagati da qualcuno. È per questo che è stato progettato un sistema non fallibile”.
Appena una decina di giorni fa Massimo Artini, il deputato toscano che ha seguito da vicino le votazioni online per il presidente della Repubblica, si dichiarava molto fiducioso in merito alla resistenza ad attacchi esterni del software della Casaleggio&associati.
Com’è andata a finire ormai lo si sa. Per fugare eventuali dubbi sulla veridicità dell’attacco e smentire eventuali manipolazioni da parte dello staff a 5 stelle, Beppe Grillo – dopo aver a lungo mantenuto il mistero – ha svelato le generalità dell’ente certificatore. La reputazione della Dnv business assurance porta a far credere che si sia effettivamente in presenza di un attacco di terzi. Avvenuto con modalità assai sofisticate: il sistema non è stato fatto crollare, ma è stato manipolato, segno di un’infiltrazione assai sofisticata.
È la stessa Dnv a spiegare tra le righe in un comunicato che i voti pervenuti sono stati maggiori degli aventi diritto al voto. Il mondo dei 5 stelle è nel caos. “Non sappiamo ancora, dobbiamo verificare”, risponde un membro dello staff di Gianroberto Casaleggio tagliando corto. “Io, ehm, no, non saprei, non me ne sto occupando…”, gli fa eco un suo collega prima di tagliare la comunicazione, invitando a chiedere lumi tramite sms (nel momento in cui scriviamo non è pervenuta alcuna risposta”. Massimo riserbo da parte della Dnv: “L’attività di verifica è ancora in corso”, spiega l’ufficio stampa. Aggiungendo che si potrà saperne di più, almeno da parte loro, solamente dopo la conclusione della ripetizione delle votazioni, che si chiuderanno alle 21.00 di oggi. Tutto rimandato a domani dunque.
Lo staff grillino in Parlamento cade dalle nuvole: “Ah, l’abbiamo saputo solo qualche minuto fa, no, dicci di più tu”. Poco più tardi un loro collega si apre un po’ di più: “Non sappiamo nulla, ancora non siamo riusciti a contattare lo staff di Casaleggio, siamo nel panico”. Dovrebbe essere Vittorio Messora a svolgere il compito di ufficiale di collegamento tra Roma e Milano. Per il momento il responsabile della comunicazione al Senato si limita a riferire che “ci sono stati attacchi hacker, per questo saranno innalzati i livelli di sicurezza”.
Gli aventi diritto non sono semplicemente coloro che si sono iscritti al movimento entro il 31 dicembre 2012, ma quelli che hanno scannerizzato e inviato alla Casaleggio&associati il proprio documento di identità. Solo questi ultimi avrebbero ricevuto la mail per poter accedere il voto, ed è per questo che anche molti parlamentari che si sono connessi solo ieri con il blog non hanno potuto esprimere la propria preferenza.
Ma qualche anomalia era riscontrabile già ieri sera nei commenti al post di Grillo. Carlo G. si lamentava: “Sono stato una intera giornata in attesa della email con la licenza al voto, l'ho ricevuta alle 19,30, ma non sono riuscito a votare, perché il sito era inaccessibile”. All’01.19 Lanzi R. scriveva: “Io vorrei votare ma la lettera mi è arrivata venerdì 12 aprile alle ore 00.50 circa, e nella pagina per le votazioni mi dice ‘Le votazioni sono momentaneamente sospese’ […] Come devo fare per dare il mio contributo?”. Insomma, a prescindere dagli hacker la macchina del voto era tutt’altro che oliata.