Lega Nord, dopo i tafferugli di Pontida finisce in rissa l'Assemblea generale. Scazzottata, trauma cranico e 35 espulsioni dal Carroccio (FOTO)
Pietro Salvatori, L'Huffington Post | Pubblicato: 13/04/2013 18:54 CEST | Aggiornato: 13/04/2013 19:32 CEST
È finita con un trauma cranico, una scazzottata vecchio stile e una situazione che rischia (se non lo è già) di sfuggire di mano. Oggetto della discordia Flavio Tosi, segretario veneto della Lega Nord, che da mesi si confronta in una guerra ormai non solo più di posizione con il governatore regionale Luca Zaia.
Durante l'assemblea generale di quello che nel gergo del Carroccio si chiama 'Consiglio Nathional' e che chiunque altro descriverebbe come il direttivo regionale, alcuni militanti che contestano la linea eterodossa del sindaco di Verona hanno provato ad entrare all'interno dell'assemblea per contestare Tosi. Zaia si era appena allontanato quando il drappello ha provato a forzare la mano. Bloccati da alcuni fedelissimi del primo cittadino. Tra loro i trentacinque per i quali proprio il leader veronese ha chiesto l'espulsione, a seguito dei tafferugli a Pontida di una settimana fa.
È allora che sono iniziati a volare i primi spintoni, poi qualche ceffone: in breve la situazione è degenerata in una vera e propria rissa. Obiettivo del blitz erano, oltre a Tosi, alcuni suoi fedelissimi, come Leonardo Muraro e agli assessori venetiDaniele Stival e Marino Finozzi. Alcuni membri dell'assemblea regionale si sono messi di traverso. E secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato l'onorevole Matteo Bragantini a colpire l'ex segretario provinciale di Venezia Paolo Pizzolato, trasportato da alcuni suoi compagni in ospedale.
Morale della favola: Tosi si è dovuto allontanare scortato dai carabinieri, sotto la gragnuola di insulti piovuti da un centinaio di militanti che gli hanno dato del "traditore". È stato il segretario padovano Roberto Marcato a calmare gli animi, e i 'ribelli' hanno accolto il suo invito ad allentare la tensione sul consiglio ancora in corso. "Sono amareggiato e deluso" le uniche parole proferite da Marcato.
Una nuova situazione di tensione, dopo che ieri si erano sparse le voci di un presunto abbandono di Umberto Bossi dalla sua creatura. Indiscrezioni poi smentite, ma che, dopo gli episodi di oggi, raccontano di un Carroccio ufficialmente in crisi.