martedì 9 aprile 2013

Zanda ha ragione perché l'occupazione delle aule parlamentari è un atto sovversivo contro la costituzione.


Parlamento, commissioni 'congelate'
Il M5S conferma l'occupazione

Martedì, 9 aprile 2013 - 13:33:00
Senato1
Né alla Camera né al Senato: nulla di fatto per le commissioni permanenti che non partiranno in assenza di un governo, come continuano a sostenere Pd e Pdl. Al contrario Sel e Movimento 5 Stelle chiedono di avviare il lavoro parlamentare. Durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio e durante quella del Senato non è stato raggiunto nessun accordo.

La decisione ha dato il via alla annunciata occupazione delle Camere da parte dei parlamentari del M5S da fine seduta a "mezzanotte e un minuto" per leggere la Costituzione e i regolamenti in segno di protesta per il mancato insediamento delle commissioni permanenti.

"Indicheremo i componenti delle Commissioni nel giorno in cui si formerà il governo", ha spiegato Renato Brunetta, capogruppo del Pdl dopo la riunione durata tre ore. Invece il presidente dei deputati del Pd, Roberto Speranza, ha dichiarato che il suo gruppo si impegna a farlo nei prossimi giorni pur continuando a ritenere che "il primo punto è far nascere un governo".

Stesso esito al Senato dove la conferenza dei capigruppo "a larga maggioranza" ha deciso di non dare via libera alla costituzione delle commissioni parlamentari e di rinviare il tutto "a dopo la costituzione del governo", ha detto il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. La posizione di minoranza, favorevole all'avvio dei lavori parlamentari ordinari, è stata sostenuta, ha riferito Zanda, dal Movimento 5 stelle e da Sinistra ecologia e libertà. "Naturalmente - ha precisato l'esponente democratico - c'è la massima apertura a verificare altre soluzioni ove necessario, anche attraverso l'ipotesi di costituzione di altre commissioni speciali".

Ieri, giorno in cui Giorgio Napolitano ha elogiato le larghe intese politiche di un'altra epoca storica, i grillini hanno rilanciato la loro linea di rifiuto di ogni intesa di governo e annunciato battaglia per sbloccare invece l'attività parlamentare. Le commissioni che i presidenti di Camera e Senato non hanno finora potuto convocare per il rifiuto degli altri partiti (in particolare Pd e Pdl) di indicarne i componenti saranno invece "autoconvocate informalmente" giovedì prossimo per iniziare lo studio dei disegni di legge già presentati.

A illustrare le iniziative dei parlamentari del movimento di Beppe Grillo, i capigruppo M5S di Camera e Senato Roberta Lombardi e Vito Crimi, che in una conferenza stampa hanno affermato di non volere nuove elezioni. "Sarebbero una sciagura per i costi", ha detto Lombardi, vista l'attuale situazione del Paese. "I nostri interlocutori sono i presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso", ha spiegato Crimi, che tuttavia non ha indicato subordinate, qualora la situazione non si sbloccasse: "Valuteremo la situazione via via", ha spiegato.
ZANDA - "Ho posto una pregiudiziale perche' la minaccia del Movimento Cinque Stelle di occupare le Aule parlamentari non e' democratica: ci sono tutte le sedi possibili per discutere, dalla giunta alla capigruppo all'aula, ma quella di occupare il Parlamento e' una minaccia non democratica". Lo ha detto l capogruppo del Pd in Senato, Luigi Zanda, lasciando la riunione dei capigruppo di Palazzo Madama per recarsi alla riunione dei senatori del Pd.
GRILLO, COMMISSIONI SUBITO O E' GOLPE - "Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese e' al collasso e l'attivita' legislativa e' bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano". Cosi' Beppe Grillo, sul suo blog, denuncia quello che definisce un "golpe" dopo la decisione delle camere di non insediare le commissioni permanenti in attesa del nuovo governo. "Il golpe e' iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento - scrive Grillo in un post -. L'Italia non e' piu' una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volonta' popolare e' diventata una barzelletta".
Per grillo "la delegittimazione del Parlamento e' avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attivita' parlamentare e legifera attraverso i decreti legge, provvedimenti provvisori avente forza di legge, che dovrebbero essere adottati SOLO in casi straordinari di necessita' e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione. La seconda mossa e' stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum. I partiti hanno occupato il Parlamento con delle sagome di cartone e spossessato della sua funzione legislativa".
Dunque "Se questo non e' un golpe cosa lo e'? La situazione si e' aggravata dopo la "non sfiducia" a Rigor Montis, che si e' "non dimesso" (in effetti e' ancora in carica...). Da meta' dicembre il Parlamento e' entrato definitivamente in coma, ormai ha un encefalogramma piatto. Scioglimento delle Camere anticipato (e non necessario), nuove elezioni e dopo quattro mesi non sono ancora state formate le Commissioni parlamentari che hanno il compito di esaminare i disegni di legge. Non c'e' alcun impedimento costituzionale o di altro tipo per istituirle, ma i partiti non le vogliono".
"Il motivo - prosegue grillo - e' semplice. In Parlamento c'e' ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al piu' presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilita', legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera".
"La ragione (inesistente) per non fare le Commissioni - prosegue Grillo - e' che non c'e' un Governo. Una balla ad uso pdlpdmenoelle. Grazie a questa fandonia si potrebbero ottenere risultati da Guinnes dei primati. O un Parlamento bloccato fino alla formazione del prossimo Governo a fine maggio (dopo la nomina del presidente della Repubblica) con l'Italia da dicembre 2012 a giugno 2013 senza un Parlamento effettivo. In piu' dopo giugno arriva l'estate con la chiusura di 40 giorni di Camera e Senato per le vacanze. O un'ipotesi ancora peggiore: le elezioni a giugno con un Parlamento in attivita' solo da fine 2013. Un anno di blocco. Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese e' al collasso e l'attivita' legislativa e' bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano".

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