sabato 13 aprile 2013

Ma vi rendete conto di come i cittadini della democrazia diretta perdono il tempo? E io pago.


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L'APPELLO

M5s, Lombardi: «Mi han rubato le ricevute»

Chiede aiuto alla Rete. E rinuncia ai rimborsi.

Incidente di percorso per Roberta Lombardi. La capogruppo M5s alla Camera è stata derubata. «Mi hanno rubato il portafoglio dalla borsa», ha scritto Lombardi su Facebook. «Oltre l'immane seccatura di rifare carte, patente, codice fiscale e il piccolo dispiacere per l'oggetto in sé, ho perso tutte le ricevute delle spese sostenute finora».
L'APPELLO ALLA RETE. La preoccupazione è di non poter redicontare le proprie spese da parlamentare. Nel M5s, infatti, vige la regola che ogni costo va documentato. E così da grillina doc la deputata ha chiesto soccorsi alla Rete. «Le ricevute erano poca roba, circa 250 in un mese», ha aggiunto Lombardi. «Poiché è mia intenzione trattenere dalle voci di rimborso che compongono il mio stipendio solo quelle effettivamente sostenute e documentate e restituire il resto, cosa faccio? Aspetto vostri consigli».
«FAREMO UNA COLLETTA». E il suo profilo è stato subito inondato di suggerimenti. C'è chi ha risposto: «Ci fidiamo di te, faremo una colletta». E chi ha suggerito: «Scrivi 250 euro non documentabili per cause di forza maggiore».
Ma non sono mancati i commenti caustici. «Bè con uno stipendio di più di 14 mila euro cosa vuoi che siano 250 euro?». O all'opposto: «250 euro poca roba? Vallo a dire a qualche precario o disoccupato». C'è chi ha criticato la scelta di pubblicizzare i propri affari: «Se volevi farti della pubblicità ci sei riuscita, ma mi chiedo se il mio voto l'ho dato a persone serie oppure no...». E chi di non riuscire a risolverli da soli: «Chiedi come fare? Chiedi aiuto per una cavolata come questa?».
Chi ha indicato una soluzione non troppo agevole: «Rivolgiti agli esercenti per avere una copia conforme all'originale».
Infine, c'è pure chi ha invitato al buonsenso: «Una volta che esibisci la denuncia di smarrimento-furto non credo che nessuno ti possa contestare una cifra così bassa».
«MI TOCCHERÀ RINUNCIARE». Ma in molti, da rigoristi, hanno applicato la legge del movimento: un normale dipendente, hanno fatto notare, se perde le ricevute non ottiene alcun rimborso. Risultato:  la capogruppo si è adeguata. «Sono stata distratta e quindi, giustamente, mi toccherà rinunciare ai miei rimborsi spese, come qualsiasi altro dipendente», ha scritto ancora su Facebook Lombardi. Così ha parlato la Rete. 
Sabato, 13 Aprile 2013

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