E meno male che non volevano niente. Non amavano le poltrone. In verità sono uguali agli altri. E come i loro cugini grillini vogheresi che dicevano di non volere poltrone e poi hanno rubato addirittura il simbolo della lista. Vergognatevi.

Gli M5S passano a riscuotere: “Vogliamo questori, bicamerali, vicepresidenze”

Pubblicato il 19 marzo 2013 10.28 | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2013 11.43

TAG: beppe grillo, beppe pisanu, lamberto dini, movimento 5 stelle

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

• M5S, i senatori su Facebook: "Ho votato Grasso", "siamo umani"
• M5s, Fabrizio Bocchino: "Confuso, gli elettori decidano se ho mentito o no"
• M5s, Martinelli e Messora i controllori di Grillo e Casaleggio in Parlamento
• Messora, capo comunicazione M5S: "Mi manda Casaleggio, non Grillo"
• M5S, Campanella: "Vendola mi vuole con lui se Grillo mi caccia? Non sono merce"

ROMA – I Cinque Stelle passano a riscuotere. Vogliono entrare nella stanza dei bottoni, dentro il ventre del potere. Per controllarlo e “castigarlo”, i grillini vogliono entrare “nelle Commissioni bicamerali, nelle giunte e negli uffici di presidenza”, ”decidere sui vicepresidenti” e ”scegliere i questori”. E’ quello che scrive Roberta Lombardi in un post sul blog di Beppe Grillo.

”Presenteremo i nostri candidati per tutti questi ruoli perché vogliamo essere protagonisti del rinnovamento che abbiamo promesso in campagna elettorale. Vogliamo partecipare alle decisioni che si prendono al chiuso delle stanze dei bottoni, per rispetto della volontà popolare che ci ha scelto”.

”E’ arrivato il momento di dare dimensione alle preoccupazioni di Lamberto Dini e Beppe Pisanu. E’ giunta l’ora di ‘rendicontare le caramelle’ e, dunque di portare le istanze di quel 25 e passa per cento di elettori che ha votato il Movimento 5 stelle”, dice ancora Lombardi in riferimento a una presunta conversazione tra i due, riportata il 14 marzo da ‘la Repubblica’, nella quale Dini e Pisanu esprimevano preoccupazione sulla presenza dei parlamentari ‘stellati’ all’Antimafia o al Copasir.