sabato 23 marzo 2013

Attendiamo che Travaglio accetti di confrontarsi pubblicamente con Grasso. O dobbiamo pensare che ha fatto sue le posizioni di Grillo: Monologo a tutti i costi?


Le amnesie di Marco Travaglio

grasso caselli-R.C.- 23 marzo 2013- Marco Travaglio, con una certa supponenza ha dichiaratoesserci la fila di pm della procura di Palermo che non aspetta altro che parlare delle malefatte del loro ex capo.
Non è dato sapere se questa fila esista davvero, ma èdifficile che possano appoggiare in toto le inesattezze esposte dal giornalista.
A cominciare dal presunto rifiuto da parte di Piero Grasso a firmare l’atto di Appello del processo Andreotti. Codice alla mano, è previsto che i sostituti possano agire in completa autonomia, anche senza il placet del capo dell’ufficio. Detto questo, a Grasso non venne chiesto di controfirmare quell’atto ed è noto che condivise le motivazioni dei suoi pm.
Per quanto riguarda la legge contra personamuna legge vergogna confezionata da Berlusconi e compari per far fuori Gian Carlo Casellidalla corsa alla poltrona di superprocuratore e renderlo del tutto inoffensivo, è quantomeno fantasioso leggere una partecipazione di Piero Grasso al complotto. Grasso era uno dei candidati e la sua candidatura del tutto lecita nè gli si poteva certo chiedere di dimettersi quando l'emendamento Bobbio venne dichiarato illegittimo.
Anche sulla vicenda Schifani, Marco Travaglio ha ricordi piuttosto lacunosi,non fu il procuratore Grasso a richiedere l’archiviazione del futuro presidente del Senato, ma fu il Giudice per le indagini preliminari, per insufficienza di elementi probatori. Tant’è che un nuovo filone d’indagine venne avviato dopo la partenza di Grasso da Palermo e non ebbe miglior sorte: egualmente archiviata.
Non si tratta di rispolverare le annose rivalità tra grassiani e caselliani, che hanno lacerato la procura di Palermo, due magistrati completamente diversi, che certamente non si sono mai amati, ma non facciamo classifiche e confronti, non rilanciamone lo scontro, non ne uscirebbe bene la magistratura e ne trarrebbe giovamento la mafia.
E soprattutto un giornalista preparato e competente, quale Travaglio è, dovrebbe trattare certi argomenti con più terzietà e distacco.

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