Grillo, l'anatema contro i «dissidenti»
e quei commenti scomparsi dal blog
Sabato il portavoce di M5S era furioso per il voto al Senato. Sul blog reazioni contrastanti, e qualche caso sospetto
(LaPresse)
Dopo la prima vera giornata convulsa del Movimento Cinque Stelle nel Parlamento italiano, con una dozzina di «dissidenti» che hanno scelto il segreto dell'urna per contribuire all'elezione di Piero Grasso alla presidenza del Senato, arriva via blog l'«anatema» di Beppe Grillo.
L'ANATEMA - Un anatema che è, nell'ottica del portavoce di M5S, un invito al rispetto delle regole accettate liberamente, e in particolare del punto del codice di comportamento che prevede «votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S». Va da sé che la richiesta di spiegazioni sul voto dato martedì al Senato implica anche il rispetto di un punto poche righe sotto: «I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare». Cioè, l'eventuale espulsione spetta, comunque, agli altri «cittadini parlamentari», colleghi di quelli che hanno scelto di votare Grasso anziché orientarsi alla scheda bianca.
17 marzo 2013 (modifica il 18 marzo 2013)
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