Lo strano caso di Beppe Grillo premier nel sondaggio TgCom
22/03/2013 - Chi ha votato per l'Umile Portavoce?
di Redazione
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Ieri il TGcom ha pubblicato sul suo sito un bel “sondaggio” sul nome del futuro Presidente della Repubblica, poi è arrivata un’ondata di pentastellati a rovinare la festa e Beppe Grillo è risultato il più votato. Più che un’ondata forse l’onda fatta da uno più furbo degli altri, dice infatti TGcom: “Abbiamo verificato e abbiamo scoperto che dalle 21:22 alle 21:48 più di 2.700 voti sono stati inviati da un unico indirizzo Ip (non sappiamo dire se da uno o più pc) facendo guadagnare al leader genovese uno strabiliante 47% di preferenze. ”
NON SONO SONDAGGI - Ora, al di là delle polemiche nel caso di specie, questo genere di cose non è un sondaggio, anche se indubbiamente qualcosa sonda. Non è un sondaggio perché non c’è nessun controllo sul campione, che di solito sono i lettori del sito e tra questi quelli ai quali piace rispondere a questi “sondaggi”, ma soprattutto non è un sondaggio perché in quanto essendo aperto e privo di controllo sul campione è del tutto inattendibile, anche al netto della facilità con la quale può essere sovvertito, se non da un furbone anche da un po’ di gente che si passa parola e accorre a votare.
A COSA SERVE - Si tratta di espedienti utili a guadagnare qualche click, ma soprattutto a “fare comunità” e a far interagire gli utenti con il sito nella speranza di fidelizzari, ma è chiaro che l’identico sondaggio proposto da Il Giornale o da Il Manifesto avrà spesso risultati diametralmente opposti.
BAMBOCCIONI ALLA RISCOSSA - Una considerazione che ovviamente non ha minimamente colpito l’autore dell’hacking, i cui motivi restano oscuri, anche perché è abbastanza chiaro che un intervento del genere non può passare inosservato e alla fine si rivela controproducente e una bambinata fine a se stessa.
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