Caro Grillo, da che parte stai?
Egregio signor Grillo,
Se volessi iniziare con una facile battuta potrei dirle che purtroppo l’opera di lobotomizzazione dei suoi (suoi nel senso che per lei sono cosa sua in quanto, come Berlusconi, proprietario del marchio) non è riuscita al meglio, ritenti, sarà più fortunato! Riguardo al voto del Senato vorrei ricordarle alcuni fatti, lo so che i fatti le danno noia, ma le chiedo di avere un minimo di pazienza.
Per non perdere la faccia, visto che una bella fetta del gruppo al Senato vomitava sui banchi della sala della Commissione Industria, all’idea di rimandare Schifani alla Presidenza, e altri, ad esempio i siciliani hanno detto chiaro e tondo che se, con la loro scheda bianca, avessero favorito l’elezione di Schifani non avrebbero più potuto metter piede nel loro collegio ( testuale: “ci fanno un mazzo così…”) vi siete inventati la formula della libertà di coscienza. Ed è stata la mossa giusta per salvare una situazione dalla quale i vostro movimento sarebbe uscito massacrato davanti all’opinione pubblica.
Adesso lei chiede, dall’altissimo scranno del suo blog, che chi ha votato Grasso ne tragga le conseguenze. Cosa deve fare? Dimettersi? Fare pubblicamente harakiri? Vuole appenderli per le orecchie alla porta di Palazzo Madama?
Il cavalier Benito Mussolini, Duce del fascismo, chi votò l’ordine del giorno Grandi lo fece fucilare a Verona. Fucilazione alla schiena per essere precisi, ovvero la pena riservata ai rei di alto tradimento. Sono certo che lei sarà più clemente, accontentandosi soltanto di un plotone di esecuzione virtuale.
Devo dirle che il suo post ci ha chiarito le idee su come intende lei la politica e la democrazia interna al M5S. Non se la prenda, a me il suo modo di intendere la politica e la democrazia interna, mi riporta in mente quello che aveva Giuseppe Stalin e che è stato la linea guida dei Partiti comunisti di stretta osservanza sovietica. Mi permetto di suggerirle, se dovesse mancarle qualche dettaglio, di prendere delle economiche ripetizioni serali in Nord Corea. A proposito, credo che l’appellativo ” Caro Leader” riservato agli ultimi dittatori coreani le calzerebbe a pennello.
Devo in ogni modo ringraziarla per il suo post che ci ha finalmente illuminato anche sul perché le sta tanto sui cabbassisi il divieto di vincolo di mandato. L’articolo 67 della Costituzione, guardi la lungimiranza dei Padri Costituenti, sembra infatti fatto apposta per gente come lei. Prevede infatti che una volta eletto un parlamentare è libero di votare secondo il suo libero convincimento, rendendo conto politicamente solo ai propri elettori e non a lei che, mi consenta di dirglielo fuor di metafora, nessuno ha ancora capito chi cavolo è? Di quale autorità è stato investito? Chi l’ha mai votato e a cosa è stato eletto? Qual è esattamente il suo ruolo? Sarò poco sveglio, ma confesso che ancora non l’ho capito.
Non voleva Grasso come Presidente del Senato? Bene, allora dica chiaramente ai senatori del M5S, ma soprattutto alle tante persone per bene che in buona fede hanno votato M5S, che voleva su quella sedia il senatore Schifani, l’uomo coinvolto nelle inchieste di mafia, l’uomo di Silvio Berlusconi.In quell’aula non c’erano alternative. Si doveva eleggere uno dei due. Lei da che parte sta? Dica cosa voleva, abbia un po’ di coraggio. Questa volta non basta un Vaffanculo!
Invece di chiederne le dimissioni, li ringrazi quei senatori. Ci hanno stupito. Hanno mostrato di essere donne e uomini liberi e non suoi lacchè, di essere onesti, di avere cervello, ma soprattutto le hanno fatto un enorme servizio, hanno salvato la faccia del vostro Movimento davanti a tutta l’Italia per bene. Dica loro grazie e abbia rispetto per queste persone e per questo Paese.
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