lunedì 18 marzo 2013

Adesso che é arrivato Messora siamo più tranquilli. Come sempre Grillo ricorre alla rete. Quella che piace a lui. Quella che dice quello che dice lui. bella democrazia!


Messora, il blogger indie
che spiegherà ai senatori
lo staff Grillo-Casaleggio
Il profilo Twitter di Claudio Messora 
Claudio Messora, un blogger molto conosciuto col nome Byoblu, è il nuovo "coordinatore" e "consulente" del gruppo parlamentare del Movimento cinque stelle Senato (alla Camera la scelta è caduta su Daniele Martinelli). Non si tratta, e forse va spiegato, di una pura nomina di comunicazione, ma di una decisione che cerca di creare un collegamento più funzionante tra lo staff di Grillo e Casaleggio, e i senatori - apparsi, alla prima prova, a dir poco beffati, e persino psicologicamente provati. In sostanza, di fatto, Messora si viene a trovare in un delicatisismo snodo proprio per ovviare ad alcune magagne già apparse molto chiaramente, nel funzionamento della macchina dei nuovi eletti. E' come se Grillo e Casaleggio avessero bisogno di un tramite in più, di una cinghia di trasmissione in più, ché quelle esistenti non hanno funzionato abbastanza, anche se "in buona fede". 

Chi è Messora forse non c'è bisogno di ricordarlo a chi ha seguito un po' la scena della comunicazione indie, ma valgano due tre o accenni per tutti gli altri. E' nato ad Alesandria d'Egitto da genitori italiani, studi scientifici, una competenza informatica maturata alla Statale, e precedenti lavori nel settore, nel suo videoblog s'è occupato di tante inizitive sempre di denuncia, a volte con successo anche notevole. Per esempio aveva seguito il terremoto in Abruzzo - cosa che gli valse il Premio Ischia nella categoria social media - e alcuni suo lavori di reporting sono serviti alla Procura dell'Aquila per aprire altri filoni d'indagine. Durante la mobilitazione totalmente autoprodotta che nel 2011 portò Giuliano Pisapia alla vittoria contro Letizia Moratti, Messora-byoblu fu uno dei punti della costellazione web che contribuirono a creare un'imprevedibile onda, non pensata dall'alto, ma propagatasi in pura logica dal basso, bottom-up. In particolare fece scalpore, a suo modo, una sua inchiesta attraverso un video sul blog che raccontava un trucchetto apparentemente innocente con cui la Moratti conquistava clic - e amici su Facebook - usando la vecchia tecnica dei gattini. Un falso banner - un gatto da cliccare, un classico nella fiorente categoria boxini morbosi - trasformava un clic in un'amicizia, e quindi in un presunto sostegno da ostentare in campagna elettorale. Numeri, cioè propaganda, per dimostrare che Letizia stava decollando, e farla decollare. Messora svelò il trucco, "Se ami i gatti vota Moratti", raccontò La Stampa. Fu uno dei punti d'avvio della slavina del berlusconismo.  

Diceva Messora a quell'epoca: "Questi credono che internet funzioni come Montecitorio, ma a giocare con uno strumento che non sai usare, quasi sempre finisci per farti male". Ora proprio lui, il blogger indie e dal basso, si trova dinanzi a una sfida che colloca il suo lavoro in tutt'altra sfera: l'orizzonte verticale delle decisione - le idee di Grillo e Casaleggio - da condividere con la base dei parlamentari anche per evitare futuri disastri che arriverebbero, per una malintesa accezione del concetto di democrazia diretta. 
twitter @jacopo_iacoboni  

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