Messora indagato,
ma già archiviato?
Il consulente per la comunicazione del gruppo Movimento 5 Stelle indagato d'ufficio. Ma per la procura non ha commesso reato
LE IMMAGINI DELLE CHAT
Poche ore dopo Messorapubblicò sul suo blog una mail ricevuta da sedicenti attivisti di Anonymous, in cui venivano erano contenuti dei link che portavano ad alcune immagini pubblicate sul web: erano tre screenshot di conversazioni private avvenute sulla chat di Facebook tra alcuni attivisti dei Pirati italiani. Le conversazioni mostravano la responsabilità di questi ultimi nella presentazione del simbolo civetta.
LA DENUNCIA
In seguito alla pubblicazione, Marco Marsili, responsabile dei pirati italiani e direttore de La Voce d'Italia, presentò una denuncia alla Procura di Monza per accesso abusivo a un sistema informatico (la violazione dei profili Facebook) e per ricettazione, violazione, sottrazione e rivelazione del contenuto di corrispondenza.
LE INDAGINI
Adesso, al termine di due mesi d'indagini, il sostituto procuratore Giulia Rizzo avrebbe spezzato in due l'inchiesta. Da una parte farà proseguire le indagini contro ignoti, autori dell'accesso abusivo all'interno del profilo Facebook dei Pirati italiani.
CHIESTA L'ARCHIVIAZIONE
Dall'altra avrebbe chiesto l'archiviazione nei confronti di Messora per tutti i reati contestatigli. Per la Procura il blogger non avrebbe commesso alcun reato: non ha partecipato in alcun modo alla violazione dei profili Facebook e non ha diffuso sul suo sito materiale segreto. Le immagini delle conversazioni erano infatti già state pubblicate dagli stessi Anonymous e Messora si è limitato ariprodurre il link alle immagini sul suo blog. Tra pochi giorni la decisione del gip.
Poche ore dopo Messorapubblicò sul suo blog una mail ricevuta da sedicenti attivisti di Anonymous, in cui venivano erano contenuti dei link che portavano ad alcune immagini pubblicate sul web: erano tre screenshot di conversazioni private avvenute sulla chat di Facebook tra alcuni attivisti dei Pirati italiani. Le conversazioni mostravano la responsabilità di questi ultimi nella presentazione del simbolo civetta.
LA DENUNCIA
In seguito alla pubblicazione, Marco Marsili, responsabile dei pirati italiani e direttore de La Voce d'Italia, presentò una denuncia alla Procura di Monza per accesso abusivo a un sistema informatico (la violazione dei profili Facebook) e per ricettazione, violazione, sottrazione e rivelazione del contenuto di corrispondenza.
LE INDAGINI
Adesso, al termine di due mesi d'indagini, il sostituto procuratore Giulia Rizzo avrebbe spezzato in due l'inchiesta. Da una parte farà proseguire le indagini contro ignoti, autori dell'accesso abusivo all'interno del profilo Facebook dei Pirati italiani.
CHIESTA L'ARCHIVIAZIONE
Dall'altra avrebbe chiesto l'archiviazione nei confronti di Messora per tutti i reati contestatigli. Per la Procura il blogger non avrebbe commesso alcun reato: non ha partecipato in alcun modo alla violazione dei profili Facebook e non ha diffuso sul suo sito materiale segreto. Le immagini delle conversazioni erano infatti già state pubblicate dagli stessi Anonymous e Messora si è limitato ariprodurre il link alle immagini sul suo blog. Tra pochi giorni la decisione del gip.
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