I numeri sono impressionanti. 750 nel Lazio, 674 in Lombardia, 491 in Sicilia, 332 in Emilia Romagna, 262 in Piemonte. Circa 4000 "attivisti certificati" ambiscono a un posto in lista con il Movimento 5 stelle in vista delle prossime europee. "Sono più i candidati che gli attivisti che vediamo sul territorio", ironizza un parlamentare.
Qualcosa in più di una battuta. La pasionaria Roberta Lombardi lo dice a chiare lettere. "Tranne una quarantina di persone - scrive su Facebook - gli altri non si sono mai visti nè conosciuti, o sono persone che ci ronzano intorno attratte come api dal miele da anni senza mai essersi sporcate le mani con il nostro lavoro o peggio ancora persone che hanno tappezzato internet con insulti a noi e che oggi sono in corsa per un posto in lista".
Un caso isolato? Affatto. Perché Davide Bono, uomo di punta di Beppe Grillo in Piemonte, dà letteralmente i numeri: "Non ho mai avuto il piacere di vedere attivi sul territorio 237 delle 262 persone che si sono candidate". Per poi snocciolare una sorta di endorsement per i 25 fortunati conoscenti.
Un censimento completo è assai complicato, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 4000 il lunghissimo elenco di aspiranti eurodeputati. Che si sono ritrovati in lista avvisati da una mail a votazioni già aperte. Niente campagna elettorale, niente pianificazione di qualche idea per l'Europa che potesse essere messa a disposizione del corpo elettorale per un voto consapevole. Così sono fiorite strane tabelle programmatiche fatte in fretta e furia, e video di autocandidatura nei quali si spiega che "donando un rene a mia sorella ho scoperto quei valori di altruismo e bontà che poi ho ritrovato nel Grillo pensiero".
Molte le candidature discusse. Su tutte quella di Matteo Ponzano, storico vj de La cosa. Anche lui si è presentato con un video: "Vado in mezzo alla gente, non ho paura di farlo. Io stesso adesso non ho un mestiere, ma i soldi non sono così importanti, oltre una certa soglia servono solo a comprare i Suv. Vedete? La felpa che ho addosso non è nemmeno di marca, è del mercato". Molti forum stellati hanno biasimato Ponzano, tacciato di voler sfruttare il traino della sua popolarità.
Nel Lazio spunta il nome di Leonardo Metalli, giornalista Rai, storico supporter del Movimento, autore de "L'urlo della rete", il primo inno del popolo di Grillo, poi sostituito da Ognuno vale uno.
Curiosa la presenza in lista di Attilio Anitori. Concorrerà per rappresentare le 5 stelle a Strasburgo, mentre a Roma la sorella, Fabiola, senatrice, ha sbattuto la porta e si è andata a sedere tra i banchi del gruppo misto di Palazzo Madama.
Nutrita la lista dei collaboratori parlamentari in cerca di un posto al sole, che deluderanno il deputato Walter Rizzetto, autore di un (profetico?) tweet in mattinata.
Tenteranno di fare il grande salto (tra gli altri) Fabio Massimo Castaldo, ombra di Paola Taverna al Senato, Vincenzo Gulisano, che supporta il lavoro del questore del Senato Laura Bottici, Alessandro Marchi, che ha collaborato con la senatrice Elisa Bulgarelli, il critico Lorenzo Andraghetti, assistente di Paolo Bernini, Ivan Pastore, che coadiuva l'onorevole Sebastiano Barbanti, Emanuele Menicocci, che nel Cv di candidatura candidamente afferma di essere "assistente parlamentare della Cittadina 5 stelle in Senato Elena Fattori".
Stasera solo in cinque avranno un posto in lista assicurato. Solo i primi per ogni circoscrizione elettorale. I migliori secondi si sfideranno in una sorta di secondo turno. Che vinca il migliore (?).