Le 3 opzioni se la Grecia va in default
Come agisce il fondo salva-Stati
Bruxelles, 27 giu. (askanews) - Che cosa succede, se la Grecia va in default, sul debito da 130 miliardi di euro che ha contratto verso il solo Efsf, il vecchio Fondo salva-Stati dell'Eurozona? Lo hanno spiegato oggi a Bruxelles fonti dello stesso Efsf: se la Grecia non effettuerà il pagamento dovuto all'Fondo monetario internazionale entro il 30 giugno, la comunicazione con cui la direttrice del Fmi Christine Lagarde ne ne prenderà atto di fronte al proprio board farà scattare un "evento di credito" anche per l'Efsf. In questo caso, il tedesco Klaus Regling, direttore esecutivo del vecchio Fondo salva-Stati (e anche del nuovo, l'Esm) informerà il board, che proporrà una delle tre opzioni possibili, secondo il regolamento Efsf: una richiesta di rimborso immediato ad Atene di tutti i crediti dovuti ("acceleration"), una decisione di non fare nulla in attesa degli sviluppi ("waiver"), oppure una dichiarazione di "riserva dei diritti" ("reservation of rights"), che sostanzialmente congela la situazione, riservando il reclamo di tutti i diritti in corso. Il direttore esecutivo prende quindi la decisione finale. La fonte non ha dato alcuna indicazione su quale delle tre opzioni potrebbe essera più probabile, ma nel caso della Grecia è chiaro che non sarebbe realistica la richiesta di rimborso immediato. Oltre a 131 miliardi di debito verso l'Efsf, la Grecia è debitrice di 53 miliardi verso gli Stati dell'area euro, per altri 34 miliardi verso investitori privati, per 27 miliardi verso la Bce, per 21 miliardi verso il Fmi e per altri 15 miliardi verso vari detentori di titoli di Stato. Int
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