Immigrati, Renzi: "L'Italia è pronta al piano b"
Incontro con Hollande all'Expo. Il presidente francese: "Le quote creano confusione"
Rho, 21 giu. (askanews) - In caso di un atteggiamento non solidale da parte della Ue in materia di immigrazione, l'Italia è "pronta al piano b, ha la possibilità di organizzarsi da sola". Lo ha ribadito il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa a Expo 2015 con il presidente francese Francois Hollande. L'adozione o meno del "piano b", ha proseguito Renzi senza entrare nel dettaglio, "non dipende da me. In tutti i momenti di discussione ho detto che quello dell'immigrazione non è il problema di un solo Paese e che un Paese da solo non può affrontare il problema". "Conosco - ha spiegato il capo del Governo - i problemi di Dublino 2, ci sono delle responsabilità e delle regole per Paesi dove i migranti arrivano per la prima volta in Europa, ma quella dell'immigrazione è un problematica globale, enorme, che nei prossimi mesi sarà nelle agende europee. Siamo insieme o da soli? Non è un problema di dati e di cifre, ma di approccio perché finira l'Italia ha fatto da sola. Oggi importante dare un messaggio insieme e sono contento perché la posizione di Hollande è rispettosa delle regole di Dublino, ma anche del fatto che si tratta di una questione storica". "L'Italia - ha proseguito Renzi - fa parte dell'Unione europea fin dalla sua fondazione", e ha contribuito a costruirla come "comunità di anime e destini. Abbiamo dei valori che passano per delle regole. Partiamo di lì". "Siamo pronti a fare la nostra parte - ha concluso Renzi - e oggi il presidente francese qui a dire che, nel rispetto delle regole, l'Europa ha bisogno uno stesso approccio sulle politiche dell'immigrazione. A partire dal prossimo Consiglio europeo è fondamentale che ci sia un quadro d'insieme nel quale convivano responsabilità e solidarietà dando risultati e concreti". Da parte sua il presidente francese Hollande ha rinnovato il no alla formula delle quote per la distribuzione dei migranti arrivati dal Mediterraneo nei paesi Ue. "La formula delle quote crea confusione. Di che si parla? Quote per i migranti? Per quelli che hanno diritto ad asilo? Vanno trovate altre formule", ha affermato l'inquilino dell'Eliseo. "L'Europa - ha tuttavia continuato - è fatta di regole e di trattati e di politiche. Ma anche di valori che giustificano il nostro essere assieme per costituire un'entità politica. Quando si presentano migranti che approndano sulle coste italiane, è un problema per l'Europa intera. L'Italia non deve farsi carico da sola di questa situazione così grave". Anche perché, ha continuato, "se l'Italia lascia passare tutti quelli che arrivano, il probelama si diffodnerà e non sarà risolto". Per questo, "dobbiamo aiutare l'Italia per auto-aiutarci tutti assieme, quando i migranti arrivano sulle coste, devono esserci centri d'accoglienza che devono dare uno status a queste persone. Ci devono essere procedure". Hollande ha ricordato che in Italia, da inizio anno, sono sbarcati "60mila migranti da inizio anno". Per questo, bisogna "continuare a essere ragionevoli, non dare adito alla paura, cercre di capire cosa succederà nei prossimi mesi e anni e trovare una soluzione alla fonte". Cam
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