Scuola, Maria Elena Boschi contro M5S e Sel: "Se saltano le assunzioni è colpa loro". Critiche alla vecchia guardia Pd
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"Sono convinta che se il Parlamento fa il suo lavoro, con determinazione come ha fatto il governo, potremo approvare il ddl sulla scuola e quindi assumere i 100 mila precari. Ma le opposizioni hanno già detto che non ritireranno i 3000 emendamenti, dunque le opposizione si stanno prendendo la responsabilità di dire a 100 mila precari che per colpa loro non saranno assunti". Lo afferma il ministro delle Riforme, Maria Elena, ospite a L'intervista di Maria Latella su SkyTg24, che però definisce "prematuro" un discorso sul voto di fiducia sul ddl scuola da porre la prossima settimana.
"La ministra Boschi dovrebbe vergognarsi. Questo governo imbroglia gli italiani. Abbiamo chiesto a più riprese di stralciare la questione dei precari con un decreto che voteremmo anche domani senza emendamenti, così possiamo assumere gli insegnanti" replica Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel.
Il ministro Boschi va all'attacco anche contro la vecchia classe dirigente del Pd. "In passato ci sono stati risultati diversi rispetto a quelli ottenuti oggi dal Pd. I sondaggi, se è vero, ci danno al 32%. Questo era un risultato inimmaginabile con la classe dirigente di qualche anno fa" afferma la Boschi, ricordando che "il Pd è il partito più votato d'Europa. Governiamo in molto città d'Italia e abbiamo conquistato molte regioni. Sappiamo che alcuni ballottaggi non sono andati bene quindi adesso dobbiamo pedalare ancora più forte di prima. Dobbiamo tornare a parlare con i cittadini e dimostrare che siamo l'unico partito capace di fare le riforme", aggiunge Boschi.
C'è la tegola di Roma. "Marino e' una persona onesta, che sta facendo il suo lavoro e questo è indispensabile per chi fa politica, ma l'onestà da sola non basta. Credo che i romani chiedano che sia gestita bene la loro città. Marino deve essere all'altezza di questa sfida, solo lui può sapere se se la sente di andare avanti". Se dalla relazione dei tecnici della prefettura di Roma "dovessero emergere degli elementi che portano allo scioglimento del Comune di Roma per mafia valuteremo e procederemo allo scioglimento della Capitale. Mi auguriamo di no ma se necessario ci assumeremo questa responsabilità. È più importante garantire il rispetto delle leggi che un titolo sui giornali, per quanto difficile da digerire".
Infine, il gioco della torre. Un caffè con Matteo Salvini o con Alessandro Di Battista? "Mi fa iniziare male la mattina..." risponde il ministro delle Riforme, alla domanda di Maria Latella. "Comunque lo prenderei con Salvini perché non lo conosco e vorrei parlarci di persona soprattutto perché con le donne spesso usa toni poco rispettosi".
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