Grillo e il sondaggio del giornalista dell’anno in cui ha rischiato anche Travaglio
Vince Giuliano Ferrara ma il cronista del Fatto è tra i più votati come outsider. Vittorio Zucconi gli sfila il premio di "sciacallo" dell'anno. Ma gli utenti hanno capito la votazione?
Dopo nove mesi è bene fermarsi un attimo a riflettere per decidere insieme il Giornalista dell’Anno 2014, quello che più si è distinto per il suo livore prezzolato, ma molti lo fanno anche gratis, contro una forza politica votata da nove milioni di cittadini, l’unica ad aver rinunciato ai milioni di euro di finanziamenti pubblici (42 per la precisione) e i cui parlamentari si sono dimezzati lo stipendio. La scelta non è semplice, ci affidiamo a voi. Chi è il giornalista del’anno 2014?
FORZA TRAVA!1 – Forse ci sarà stata confusione. Nella classifica attuale il cronista del Fatto non figurava nella rosa dei proposta ma, neanche qualche ora fa, in rete si parlava di altre percentuali: Travaglio superava “l’odiato” Zucconi tra gli outsider. Per pochissimi voti.
Come queste…
PERCHÉ TRAVAGLIO NO EH? EH? – Già, perché sono svariate le ipotesi: o c’è stata una azione mastodontica di trollaggio oppure la gente durante la giornata di ieri non ha proprio capito il senso della votazione. Nelle proposte libere figurano frasi come queste: «Marco Travaglio, è troppo scomodo?».
E ancora: «In questo panorama non vedo nomi di giornalisti . ma nel mio piccolo ammiro solo TRAVAGLIO ….ma non come giornalista dell anno …ma bensì giornalista nel senso della parola».
«Travaglio è uno dei pochi giornalisti seri e merita rispetto anche quando dice cose che non ci piacciono», commenta Felice da Roma sotto la votazione.
I Travaglio sfilano davanti a diversi Zucconi. Alla fine ha vinto il secondo: premio “sciacallo” dell’anno. Nonostante tra le righe siano spuntati perfino diversi Andrea Scanzi.
«MAGARI GLI M5S FOSSERO COME FERRARA» – «Ha vinto Ferrara? Ha vinto la cultura, ne avessero un grammo di cultura di quanto ne ha Ferrara i penta stellati sarebbero utili alla nazione. L’ebetino Grillo invece sta impazzendo perché si è reso conto di non avere più idee per attrarre consensi e adotta il sistema Di Battista, dire fesserie. Capisco che il suo sogno sia quello di imporre il pensiero penta stellato stile Hitler o Mussolini, cioè senza alcuna ombra di critica, ma per fortuna esiste il pluralismo dell’informazione e i giornali e i giornalisti sono ancora il baluardo della democrazia». Lo afferma, in una nota, Stefano Pedica della direzione Pd. «In un paese democratico – ha poi precisato Pedica – non esiste nessuna black list di giornalisti. L’ebetino Grillo rispetti chi fa informazione e la smetta di pubblicare liste di proscrizione sul suo sito». Intanto Ferrara reagisce così: “Gribbels? Me ne frego”.
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