Renzi: «Nuove tasse? Solo chiacchiere estive»
Il premier smentisce altre manovre: «Estendiamo il bonus di 80 euro». Sulla giustizia litiga col M5s.
INTERVISTA
Manovre correttive o contributi di solidarietà? Insomma, ci sono nuove tasse all'orizzonte per gli italiani di ritorno dalle vacanze? Matteo Renzi ha negato: «Anzi, come abbiamo fatto con gli 80 euro, cercheremo di farlo per altre fasce. Ma va ridotta ulteriormente la spesa visto che si spendono 800 miliardi e sono troppi. Quindi ipotesi di tasse sulle pensioni o altro sono chiacchiere di agosto», ha detto il premier al Tg5.
Insomma la spending review, con i 16 miliardi di tagli pianificati per il 2015, resta per il premier la chiave di volta per trovare le risorse.
«AUTUNNO CALDO? FACCIANO LORO». Smentito anche il blocco degli stipendi pubblici: «Se i sindacati vogliono un autunno caldo facciano loro... già l'estate non è stata granché», è stata la battuta con cui Renzi ha liquidato la questione.
«IRAQ, L'UE INTERVENGA». Sul versante Iraq, il presidente del Consiglio ha spiegato: «L'Europa deve intervenire, non dormire come ha fatto in passato».
Tornando alla politica interna, il premier tiene molto alla riforma della giustizia civile, sulla quale si è scontrato col Movimento 5 stelle. Così come allo Sblocca-Italia e ai 40 miliardi già stanziati che saranno movimentati: entrambe le riforme puntano ad attrarre gli investitori stranieri spaventati dai tempi della giustizia e dalla lentezza di autorizzazioni e permessi.
VERTICE A PARIGI IL 30 AGOSTO. Sul versante europeo, il presidente francese François Hollande ha convocato a Parigi i leader progressisti europei il 30 agosto, poche ore prima dell'avvio del consiglio Ue sulle nomine.
Non si tratta di un asse, ha chiarito Hollande, che però usa le stesse parole d'ordine di Renzi sulla richiesta di una maggiore flessibilità che tenga conto delle circostanze eccezionali in cui in questo momento si trovano tutti i Paesi europei.
Insomma la spending review, con i 16 miliardi di tagli pianificati per il 2015, resta per il premier la chiave di volta per trovare le risorse.
«AUTUNNO CALDO? FACCIANO LORO». Smentito anche il blocco degli stipendi pubblici: «Se i sindacati vogliono un autunno caldo facciano loro... già l'estate non è stata granché», è stata la battuta con cui Renzi ha liquidato la questione.
«IRAQ, L'UE INTERVENGA». Sul versante Iraq, il presidente del Consiglio ha spiegato: «L'Europa deve intervenire, non dormire come ha fatto in passato».
Tornando alla politica interna, il premier tiene molto alla riforma della giustizia civile, sulla quale si è scontrato col Movimento 5 stelle. Così come allo Sblocca-Italia e ai 40 miliardi già stanziati che saranno movimentati: entrambe le riforme puntano ad attrarre gli investitori stranieri spaventati dai tempi della giustizia e dalla lentezza di autorizzazioni e permessi.
VERTICE A PARIGI IL 30 AGOSTO. Sul versante europeo, il presidente francese François Hollande ha convocato a Parigi i leader progressisti europei il 30 agosto, poche ore prima dell'avvio del consiglio Ue sulle nomine.
Non si tratta di un asse, ha chiarito Hollande, che però usa le stesse parole d'ordine di Renzi sulla richiesta di una maggiore flessibilità che tenga conto delle circostanze eccezionali in cui in questo momento si trovano tutti i Paesi europei.
Giovedì, 21 Agosto 2014
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