Polizia, il Coisp risponde a Grillo: "Strumentalizza, non ci tiri per la divisa"
Il sindacato replica alle dichiarazioni del leader del M5s ieri a Torino. Esposito, vicepresidente Copasir: "Giù le mani dalle forze dell'ordine"
Per prima, dicevamo, arriva la risposta del Coisp. "Le forze dell'ordine non stanno dalla parte di nessun partito o movimento, ma dalla parte delle Istituzioni e della legalità - ribadisce Franco Maccari, segretario generale del sindacato di polizia - Ci aspetteremmo, piuttosto, che tutte le forze politiche stiano dalla parte nostra, contribuendo fattivamente a risolvere le situazioni di malessere degli operatori del comparto sicurezza, anzichè strumentalizzarle per i propri tornaconti elettorali, salvo poi per lo stesso motivo gettare fango su chi compie il proprio dovere".
"Una cosa è il giudizio che ogni poliziotto è libero di dare del modo in cui la politica spende i soldi destinati a garantire la sicurezza dei cittadini - ed è innegabile che buona parte di quei soldi, come abbiamo spesso denunciato, finiscano per tutelare una categoria specifica di cittadini: quei politici che fanno delle scorte e delle auto blu inutili status symbol -, una cosa è pensare che un poliziotto possa venir meno ai propri doveri ed alla fedeltà alle istituzioni", rileva Maccari.
"Piaccia o non piaccia -continua Maccari- le istituzioni rappresentative sono l'espressione della volontà popolare, e ciò a rappresentare il fondamento di quella democrazia che siamo chiamati a difendere, con lealtà e onore. Anzichè - è il caso di dire - 'tirarci per la divisa', Beppe Grillo con la sua folta rappresentanza parlamentare farebbe bene a dimostrare una reale attenzione verso le problematiche che interessano il nostro lavoro, anzichè utilizzare la stessa piazza, alla prima occasione, per riversare sui poliziotti insulti e nefandezze per compiacere il proprio elettorato".
Nel dibattito interviene anche Giuseppe Esposito, senatore di Ncd e vicepresidente del Copasir: "Beppe Grillo tenga giù le mani dalle forze dell'ordine e non si azzardi più a dare connotazioni politiche alle donne e agli uomini che ogni giorno difendono la sicurezza di tutti i cittadini".
E Lorena La Spina, segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, aggiunge: "Cavalcare il malcontento di una categoria di lavoratori che, a tutti i suoi livelli, ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo alla crisi economica è pretestuoso e scarsamente responsabile". E ribadisce: " La Polizia di Stato appartiene solo al Paese, certo non agli schieramenti politici".
Nessun commento:
Posta un commento