Pippo Civati e Gianni Cuperlo? "Sono la mafia". Ha scatenato molte polemiche l'uscita del parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista, intervistato da Enrico Mentana a Bersaglio Mobile: “La mafia si è trasformata, la mafia è il compromesso. La mafia è Civati che è costretto a restare in un partito in cui ha pagato 35mila euro per stare in Parlamento”. E poi: "La mafia è Cuperlo che ha buone idee e cita Berlinguer, ma per stare su quello scranno accetta le porcate perché glielo chiede il partito. La mafia è il compromesso, non è più la lupara bianca". Un uso delle parole non proprio azzeccato, anche perché, precisa Di Battista, "Civati è una brava persona". E allora è lo stesso Mentana durante la trasmissione a chiedere: "C'è bisogno di scomodare il termine mafia?". Civati uno dei pochi nel Pd ad aver tentato in tutti i modi di dialogare con il Movimento 5 Stelle.
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DI Battista: "Civati e Cuperlo sono la mafia". Su twitter l'indignazione
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L'attacco di Di Battista aveva subito provocato la reazione di Civati che, sul suo blog, ha scritto: "Che pena, una frase di rara oscenità e totale malafede". Molti sostenitori del deputato del Pd lo hanno invitato a querelare Di Battista: "Senza se e senza ma”; "E' un dovere”; “Vanno querelati, Pippo. Basta fioretto". Dell'uscita infelice si è parlato anche a l'Aria che tira, dove si sono scontrati lo stesso Civati con il grillino Luigi Di Maio: "Se lo querelo gli porto via la casa, ma non lo faccio perché sono gentile", ha detto Civati. E ha attaccato Luigi Di Maio, che difende il collega: “Siete patetici, state difendendo cose indifendibili, Di Battista si è anche scusato".
Anche su twitter tantissimi hanno attaccato duramente il deputato 5 stelle: "Non sa cosa è la mafia, per sua fortuna, scrive un utente. Un altro: "Di Battista che caratterizza come mafioso Civati è troppo. Di Battista è fuori come un balcone"; "Per Di Battista Civati è un mafioso, quindi sta andando contro Grillo visto che il guru ha detto che la mafia non esiste! #gomblotto"; "Di Battista ha detto che la mafia è Civati costretto a restare in un partito. E anche per oggi le abbiamo sparate alla grande".
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Di Battista ha quindi provato a far rientrare la polemica, scrivendo un post dal suo profilo facebook: "Ho usato termini forti, a volte sono necessari. Se ho citato Cuperlo e Civati parlando della "mafia del compromesso" è proprio perché ritengo che loro e pochi altri abbiano l'intelligenza e le capacità di affrancarsi, una volta per tutte, da un partito che si chiama “democratico” ma che fa una legge elettorale (già morta e sepolta) soltanto per danneggiare noi". E poi: "Se ho citato loro due (e non i D'Alema, i Fassino o i Chiamparino) è perché penso che abbiano ancora qualche speranza per “salvarsi” dal disastro del loro partito. Basta dimettersi dal PD!". Infine: " Per noi il compromesso, nello stato attuale della Repubblica italiana, è mafia. Chi non lo comprende, “anche se si ritiene assolto, è coinvolto”. A riveder le stelle!".