mercoledì 21 maggio 2014

Ma non era il portavoce Grillo? E Casaleggio non è in palese conflitto d'interesse? O il conflitto d'interessi vale solo per Berlusconi?

Parla Casaleggio: “Io e Grillo ministri, perché no?”

di  - 21/05/2014 - Lunga intervista del Guru del Movimento 5 Stelle al Fatto Quotidiano: "Vinciamo noi se prendiamo un voto più del Pd"

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Gianroberto Casaleggio, sodale di Beppe Grillo e cofondatore delMovimento 5 Stelle, parla con Marco Travaglio in una lunga intervista alFatto Quotidiano: due pagine di colloquio ad amplissimo spettro sul programma del MoVimento per le europee, sulla situazione politica italiana, sul futuro del partito che ha cambiato la scena politica italiana, e anche sul suo futuro politico personale e su quello di Beppe Grillo. E, ammette, in un futuro governo a Cinque Stelle ci sarebbe posto sia per lui che per Grillo, in qualità di ministri.
BEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO MINISTRI - “Perché no? Io opterei per il ministero all’Innovazione”, dice Casaleggio: e Grillo? “Bisogna chiedere a lui, io lo vedrei bene ministro”. Ma l’intervista tocca davvero una quantità gigantesca di temi e di argomenti e Marco Travaglio non si risparmia nemmeno una domanda al leader del partito che egli stesso ha già ammesso di aver votato in passato. Si ripercorre la storia politica di Casaleggio: prima del Movimento gli piacevano “Enrico Berlinguer e Ugo la Malfa“; si era candidato, sì, nella famosa lista civica, ma l’ha fatto per fare un favore ad un amico “che non era berlusconiano”, inoltre non ha fatto alcuna campagna elettorale e prese soltanto “6 voti”. Viene ripercorso anche il primo incontro con Beppe Grillo, una storia che lo stesso comico ha già più volte raccontato: l’incontro a lato di uno spettacolo in cui Grillo “spaccava computer”, la proposta di aprire il blog nel 2005, l’inizio dell’avventura politica, prima il tentativo di “cambiare il centrosinistra“, il “muro ostile” opposto da Piero Fassino e da tutto l’Ulivo, e allora la scelta di ascoltare il suggerimento di Fassino e di farsi “il proprio partito“.
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BEPPE GRILLO OLTRE HITLER, CASALEGGIO COMMENTA - Non si è mai trovato in imbarazzo con “le sparate di Beppe Grillo” perché il suo è un linguaggio comico e come tale “non regolamentabile”, in ogni caso bisognerebbe concentrarsi su quello che dice e non sul tono che usa, anche quando dice cose come “sono oltre Hitler” e anche perché il MoVimento ha subito postato il discorso di Charlie Chaplin nel Dittatore: “Anche lui era oltre Hitler“. Si passa poi alla parte economica della vita di Casaleggio: quantoguadagna? Da quando si occupa del Movimento 5 Stelle, meno di prima, e anche per questo il blog di Grillo ha dovuto accettare di inserire la pubblicità di Google, che come tale è incontrollata anche se i due cercano, per quanto possibile, di pilotarla, ad esempio evitando “di avere pubblicità di Banche”. I conti in tasca al blog li hanno fatto il Sole 24 Ore e Repubblica, e Casaleggio conferma che “l’ordine di grandezza giusto è quello di Repubblica“: 0,64 centesimi a click per un totale di 570mila euro. Inoltre tutto ciò che non è blog (il sistema operativo interno del Movimento 5 Stelle, ospitato comunque sulla piattaforma del Movimento, le piattaforme per le votazioni e tutto il resto) è “in perdita”. D’altronde, dice Casaleggio, non è “mai stato massone”.
BEPPE GRILLO DA BRUNO VESPA, ECCO PERCHE’ - Altro argomento: lo sbarco del Movimento in televisione, lo stesso movimento che aveva definito la televisione come un luogo in cui non andare mai. Qualche punto fermo: mai daBallarò, mai da Giovanni Floris; sempre in luoghi in cui è possibile “parlare di un tema preciso con persone competenti”, nonostante Travaglio gli faccia notare che lo show di Beppe Grillo da Bruno Vespa è proprio “l’apoteosi del vecchio talk”. Legge elettorale: la legge uscita dai sondaggi del Movimento è una proposta “fortemente proporzionale”, gli chiede Travaglio, gli altri partiti continueranno ad “allearsi per tenere fuori il Movimento”: “Fino a chespariranno“, dice Casaleggio, ed è per questo che se il Movimento vincerà le europee “sia Renzi che Napolitano dovranno saltare” – d’altronde si tratta dell’ennesimo governo salito al potere con una manovra di Palazzo, figlio dell’accordo per rieleggere Napolitano e portare Enrico Letta a Palazzo Chigi di cui Casaleggio e Grillo avevano sentito parlare ad un pranzo nell’ambasciata inglese, di cui si era già parlato. E qual è l’asticella che il guru del Movimento pone per la vittoria? “Un voto in più del Pd“, anche se giàconfermare il dato delle politiche, dunque il 25%, sarebbe un risultato “di consolidamento importante”.
BEPPE GRILLO, IL MOVIMENTO E LE ESPULSIONI - Ma Casaleggio ci crede davvero: “Supereremo il Pd”. Ultima questione importante da sottolineare all’interno dell’intervista, le vicende interne del Movimento:  lo Statuto del Movimento firmato Beppe Grillo e da suo nipote è “una questione burocratica certamente migliorabile“, prima o poi Casaleggio e Grillo faranno certamente “un passo indietro”; Casaleggio rivendica tutte “le espulsioni”, anche quella di Federica Salsi, che aveva l’unica colpa di essere andata da Floris: “Il M5S ha le sue regole, chi entra deve rispettarle”. E anche i post “sbagliati” sul blog, secondo Travaglio, come quello sulla Shoah o quello contro la Gabanelli o Rodotà, vengono rivendicati: “Di solito si tratta di persone che ci hanno diffamati“.

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