Bruxelles, sparatoria al museo ebraico: tre morti. Il governo: "Attacco antisemita"
Un uomo con uno zaino ha aperto il fuoco dentro e fuori l'edificio, poi la fuga in automobile. Un ferito in gravissime condizioni. Il premier Di Rupo: "Sono sconvolto". La Dernière Heure: "Fermato un sospetto"
BRUXELLES - Dopo l'attentato di Tolosa nel 2012 contro una scuola ebraica, un altro, sanguinario raid, stavolta in Belgio, rievoca l'incubo antisemitismo in Europa. Tre persone sono morte ed una è rimasta gravemente ferita a causa di una sparatoria avvenuta al museo ebraico di Bruxelles, vicino alla sinagoga (diretta tv). Secondo alcune fonti, oltre alle due donne (di cui una "molto giovane", dicono testimoni) e un uomo uccisi, ci sarebbero un quarto morto (ancora non confermato dalle autorità) e altri undici feriti non gravi. Il ministro dell'Interno Joëlle Milquet ha definito l'episodio un atto antisemita: "Un uomo è entrato nel museo e ha sparato in fretta. Tutto porta a credere che si tratti di un attentato antisemita". Anche per il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, la sparatoria al museo ebraico di Bruxelles "è probabilmente un atto terroristico".
LA DIRETTA TV DA BRUXELLES
La dinamica dell'attacco. Le notizie sono ancora molto confuse. Pare che intorno alle 15.50 ora locale, un uomo sia arrivato a bordo di un'automobile (pare un'Audi scura) e ha parcheggiato in doppia fila all'altezza del museo ebraico. Poi ha posato due sacche a terra, ha aperto il fuoco sui passanti ed è fuggito. Secondo l'emittente locale Rtbf, l'uomo avrebbe sparato anche all'interno del museo e avrebbe un complice, il suo autista. La Libre riferisce di una quarta persona uccisa, di cui non si ha però conferma delle autorità. Un testimone, comunque, avrebbe segnato la targa dell'auto, è in corso la caccia all'assalitore.
"Fermato un sospetto". Poco dopo l'attentato una persona sospetta, con possibili collegamenti con l'attentato antisemita, è stato fermato. Lo scrive La Dernière Heure online, citando "fonti sicure", ma ignorando se si tratta di uno dei due autori della sparatoria vicino al museo ebraico nel quartiere del Sablon. Sospeso, intanto, il festival musicale "Bruxelles Jazz Marathon", in corso proprio in Place du Grand Sablon, nelle vicinanze del Museo ebraico della capitale belga.
"Il risultato di un clima d'odio". "C'è stata una liberalizzazione del verbo antisemita. Questo è l'inevitabile risultato di un clima che distilla l'odio". Lo ha dichiarato al quotidiano Le Soir il presidente della Lega belga contro l'antisemitismo (Lbca), Joel Rubinfeld, aggiungendo che la sparatoria di oggi "purtroppo doveva succedere". "E' un atto terroristico, l'assassino è deliberatamente entrato in un museo ebraico".
Lo shock delle istituzioni. Il ministro degli esteri belga, Didier Reynders, che era nel quartiere di Sablon (dove si trovano museo e sinagoga, oltre a un gran numero di negozi di antichità), ha subito commentato su Twitter: "Sono scioccato dalla notizia dei morti al museo ebraico. Un pensiero alle vittime che ho visto sul posto e alle loro famiglie". Anche il premier belga Di Rupo ha subito espresso le sue condoglianze per i familiari dei morti. E' la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale che in Belgio si verifica un attacco antisemita così grave. Domani, per la cronaca, in Belgio si vota sia per leelezioni europee che per le legislative locali.
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La dinamica dell'attacco. Le notizie sono ancora molto confuse. Pare che intorno alle 15.50 ora locale, un uomo sia arrivato a bordo di un'automobile (pare un'Audi scura) e ha parcheggiato in doppia fila all'altezza del museo ebraico. Poi ha posato due sacche a terra, ha aperto il fuoco sui passanti ed è fuggito. Secondo l'emittente locale Rtbf, l'uomo avrebbe sparato anche all'interno del museo e avrebbe un complice, il suo autista. La Libre riferisce di una quarta persona uccisa, di cui non si ha però conferma delle autorità. Un testimone, comunque, avrebbe segnato la targa dell'auto, è in corso la caccia all'assalitore.
"Fermato un sospetto". Poco dopo l'attentato una persona sospetta, con possibili collegamenti con l'attentato antisemita, è stato fermato. Lo scrive La Dernière Heure online, citando "fonti sicure", ma ignorando se si tratta di uno dei due autori della sparatoria vicino al museo ebraico nel quartiere del Sablon. Sospeso, intanto, il festival musicale "Bruxelles Jazz Marathon", in corso proprio in Place du Grand Sablon, nelle vicinanze del Museo ebraico della capitale belga.
"Il risultato di un clima d'odio". "C'è stata una liberalizzazione del verbo antisemita. Questo è l'inevitabile risultato di un clima che distilla l'odio". Lo ha dichiarato al quotidiano Le Soir il presidente della Lega belga contro l'antisemitismo (Lbca), Joel Rubinfeld, aggiungendo che la sparatoria di oggi "purtroppo doveva succedere". "E' un atto terroristico, l'assassino è deliberatamente entrato in un museo ebraico".
Lo shock delle istituzioni. Il ministro degli esteri belga, Didier Reynders, che era nel quartiere di Sablon (dove si trovano museo e sinagoga, oltre a un gran numero di negozi di antichità), ha subito commentato su Twitter: "Sono scioccato dalla notizia dei morti al museo ebraico. Un pensiero alle vittime che ho visto sul posto e alle loro famiglie". Anche il premier belga Di Rupo ha subito espresso le sue condoglianze per i familiari dei morti. E' la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale che in Belgio si verifica un attacco antisemita così grave. Domani, per la cronaca, in Belgio si vota sia per leelezioni europee che per le legislative locali.
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