L'AFFONDO
Governo Renzi, Grillo: «Film di serie B»
Beppe attacca l'esecutivo nascente: «Una recita di pessimo livello, si rischia che vada giù tutto».
Commento caustico di Beppe Grillo sull'avvio del nuovo governo di Renzi.
«Un film di serie B, ma molto costoso, fatto con i nostri soldi, che si sposta di telegiornale in telegiornale da Palazzo Madama, al Quirinale dove vigila l'Uomo del Colle, da Palazzo Grazioli al Viminale a Palazzo Chigi con qualche deviazione al Nazareno», ha scritto sul blog.
«I palazzi sono i fondali della Repubblica, per quanto rimarranno in piedi?», ha continuato lanciando l'hashtag #spaghettiwestern, «basterebbe un soffio di democrazia per fare venire giù tutto».
«VERSIONE SURREALE». Il comico genovese è molto duro sul web: «Questi giorni sembrano gli Ultimi giorni di Cinecittà', una versione sordida e surreale degli 'Ultimi giorni di Pompei'.
Grillo parla di «una città fantasma, una ghost city polverosa, un continuo andare e venire tra palazzi di cui si vede e rivede la facciata dietro alla quale non c'è nulla».
DIETRO AI PORTONI IL VUOTO. Il leader del M5s ha fatto riferimenti storici nel suo intervento sul web: «Dietro a edifici così austeri, ripieni di storia patria, dove si immagina l'aleggiare di un Giolitti o un De Gasperi, Se qualche cittadino si azzardasse a suonare il campanello e ad entrare troverebbe solo la stabilità dei Boot Hill, delle colline degli stivali, i cimiteri del West».
La riflessione di Grillo è amara: «Oggi, dietro ai portoni, c'è il vuoto».
COMPARSE DAVANTI OGNI PALAZZO. Grillo attacca anche i curiosi, assiepati al Quirinale nei giorni del nuovo governo.
«Di fronte ad ogni palazzo c'è immancabile una folla di comparse sottopagate che rincorrono dei presunti attori che declamano la loro recita quotidiana», ha ringhiato il comico.
Del resto gli attori sono quello che sono, dei poveri figuranti della Bce, del Fmi e di Confindustria oltre che di qualche ras nazionale, non certo dei Gary Cooper in 'Mezzogiorno di fuoco'», ha concluso il leader pentastellato.
«Un film di serie B, ma molto costoso, fatto con i nostri soldi, che si sposta di telegiornale in telegiornale da Palazzo Madama, al Quirinale dove vigila l'Uomo del Colle, da Palazzo Grazioli al Viminale a Palazzo Chigi con qualche deviazione al Nazareno», ha scritto sul blog.
«I palazzi sono i fondali della Repubblica, per quanto rimarranno in piedi?», ha continuato lanciando l'hashtag #spaghettiwestern, «basterebbe un soffio di democrazia per fare venire giù tutto».
«VERSIONE SURREALE». Il comico genovese è molto duro sul web: «Questi giorni sembrano gli Ultimi giorni di Cinecittà', una versione sordida e surreale degli 'Ultimi giorni di Pompei'.
Grillo parla di «una città fantasma, una ghost city polverosa, un continuo andare e venire tra palazzi di cui si vede e rivede la facciata dietro alla quale non c'è nulla».
DIETRO AI PORTONI IL VUOTO. Il leader del M5s ha fatto riferimenti storici nel suo intervento sul web: «Dietro a edifici così austeri, ripieni di storia patria, dove si immagina l'aleggiare di un Giolitti o un De Gasperi, Se qualche cittadino si azzardasse a suonare il campanello e ad entrare troverebbe solo la stabilità dei Boot Hill, delle colline degli stivali, i cimiteri del West».
La riflessione di Grillo è amara: «Oggi, dietro ai portoni, c'è il vuoto».
COMPARSE DAVANTI OGNI PALAZZO. Grillo attacca anche i curiosi, assiepati al Quirinale nei giorni del nuovo governo.
«Di fronte ad ogni palazzo c'è immancabile una folla di comparse sottopagate che rincorrono dei presunti attori che declamano la loro recita quotidiana», ha ringhiato il comico.
Del resto gli attori sono quello che sono, dei poveri figuranti della Bce, del Fmi e di Confindustria oltre che di qualche ras nazionale, non certo dei Gary Cooper in 'Mezzogiorno di fuoco'», ha concluso il leader pentastellato.
Sabato, 22 Febbraio 2014
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