Alessandra Moretti e gli insulti sessisti alle ministre di Matteo Renzi
di Maghdi Abo Abia - 28/02/2014 - La deputata Pd e Michela Marzano se la prendono con la rete le trasmissioni televisive colpevoli di fare allusioni sessuali
Monta la polemica sull’attenzione rivolta dai media all’avvenenza delleneoministre del governo Renzi. Ed a lanciare l’accusa sono le due deputateMichela Marzano ed Alessandra Moretti che, in una nota congiunta hanno attaccato quella che giudicano un’attenzione morbosa al fascino ed all’aspetto delle donne che occupano ruoli istituzionali.
LA NOTA DI ALESSANDRA MORETTI E MICHELA MARZANO - Questo il testo integrale della nota:
«È una settimana che si è insediato il nuovo governo, eppure l’attenzione di alcuni media sembra concentrarsi unicamente sui dettagli fisici delle neoministre: dal web a ad alcune trasmissioni tv e’ tutto un fare allusioni a sfondo sessuale su donne che ricoprono ruoli istituzionali: tutto questo e’ inaccettabile».
Le due hanno espresso il loro fastidio per un’interesse sull’aspetto fisico delle donne al potere che appare prevalente rispetto alle loro capacità:
«Non è tollerabile che l’interesse per le caratteristiche fisiche di una donna continui ad essere prevalente rispetto a quello per le sue competenze. È inutile dire che abbiamo il primo governo paritario per genere e poi concentrarsi nella narrazione sull’avvenenza o meno delle ministre. È arrivato il momento di una presa di responsabilita’ collettiva, da parte degli operatori dei media come di chi commenta e posta foto in Rete messaggi come quelli che abbiamo visto in questi giorni sono avvilenti non solo per chi li riceve, ma per una intera generazione di donne che sta prendendo spazio in un territorio storicamente maschile come e’ la politica. Continuando a fare ritrattini a partire dalla misura dei tacchi o dalle silhouette contribuiamo a fare tornare indietro le donne relegandole a uno spazio di secondo piano cui sono appartenute per troppo tempo»
LEGGI ANCHE: Viceministri, Cécile Kyenge torna in pista?
IL SESSO ORALE DELLO SCANDALO - Alessandra Moretti peraltro fu protagonista nei giorni scorsi di un altro scontro di questo genere. Il 30 gennaio scorso la Moretti, insieme alla sua collega Micaela Campana, se la prese duramente con il deputato del Movimento Cinque Stelle Francesco De Rosa che, nel corso della riunione della commissione Giustizia a Montecitorio nella sera del 29 gennaio, aveva accusato le due donne, e più in generale le esponenti democratiche, con parole pesanti:
«siete qui solo perché avete fatto pompini»
Con Alessandra Moretti che su twitter rispose in maniera rabbiosa:
«Massimo De Rosa offende pesantemente le deputate pd: “siete qui solo perché avete fatto pompini”. Linguaggio maschilista,sessista e fascista»
LE SCUSE E LE QUERELE - De Rosa venne querelato dalla seguenti esponenti democratiche: Micaela Campana, Alessandra Moretti, Fabrizia Giuliani, Maria Michela Marzano, Assunta Tartaglione, Chiara Gribaudo e Giuditta Pini. Il giorno dopo De Rosa annunciò una controquerela scatenata dalla parola «fascista», un offesa per lui nipote di un partigiano, giustificando le sue parole sulle capacità di sesso orale delle deputate democratiche come un pensiero attribuibile a tutti gli italiani
«Le deputate del Pd hanno il mio rispetto, ma le deputate del Pd stanno mentendo nella denuncia nei miei confronti. Noi invece siamo forse troppo ingenui e siamo cascati in un agguato. Non ho accusato le deputate del Pd in particolare, ho detto che in Parlamento si entra così. Ho detto quello che pensano tutti gli italiani».
E la Moretti s’indignò ancora di più dicendo che De Rosa stava usando come paravento gli italiani:
«Il comportamento del cittadino De Rosa é sempre piu’ incredibile: non solo insulta le donne che siedono in Parlamento e con loro tutte le donne che lavorano e ricoprono incarichi importanti in un Paese dove le pari opportunita’ sono una chimera, ma invece di chiedere scusa, il deputato usa vigliaccamente gli italiani come scudo per giustificare quanto detto»
LEGGI ANCHE: Libero e le deputate a cui piace la parola «pompino»
IL CASO DEL LATO B DEL MINISTRO BOSCHI - Ma il riferimento vero da parte della Moretti e della collega Marzano è relativo a quanto accaduto sabato scorso, al momento del giuramento del governo Renzi. I giornali, secondo l’accusa, avrebbero ecceduto nel gossip commentando la mise, l’aspetto ed il portamento delle neoministre. Nello specifico, la massima curiosità venne suscitata dal Ministro per le riforme Maria Elena Boschi, che con la sua mise blu-elettrico, le sue scarpe rosa e la posa al momento della firma che secondo alcuni ha messo in risalto il suo lato B, oscurò, se vogliamo, le altre colleghe. Non che ci fosse malizia. Anzi. Come scrivemmo in quell’occasione, il suo sorriso smagliante, le sue scarpe eleganti abbinate a borsa e sottogiacca ed il suo aspetto solare Con il suo sorriso smagliante e le scarpe elegantemente abbinate a borsa e sottogiacca, aveva raccolto l’attenzione della rete che, oggettivamente, si era concentrata sulla sua avvenenza. Certo, i commenti sul sul lato B in rete si sono sprecati, ma certo è anche parte del gioco della politica. Come riferito da sapienti osservatori, ora toccherà alle neoministre dimostrare ciò di cui saranno capaci.
Nessun commento:
Posta un commento