L’assemblea dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle per l’espulsione dei dissidenti
DIRETTA di Stefania Carboni - 25/02/2014 - La diretta
ASSEMBLEA PER ESPULSIONE: PARTE PETIZIONE ON-LINE -Parte la petizione #sfiduciatecitutti, lanciata su Firmiamo.it da “AttivistiM5S”:
Eppure è già successo tante volte: portavoce espulsi da un giorno all’altro e spogliati delle loro battaglie, delle loro convinzioni, di un simbolo in cui credevano. Tutti colpevoli di avere espresso il loro libero pensiero… Ma quante volte è già successo nei territori? Quante volte si sono verificate diversità di opinioni nei vari meetup? Quanti meetup sono stati oggetto di scissione In Italia per il motivo di poterla pensare diversamente da un altro?
Nata oggi ci sono già 22 firmatari.
ASSEMBLEA PER ESPULSIONE DEI DISSIDENTI: LA SALA SI RIEMPIE PIAN PIANO -Il voto per la fiducia al governo di Matteo Renzi ha fatto slittare di qualche minuto l’inizio della riunione. Fino a pochi minuti fa, nell’ auletta, erano circa una ventina i deputati e senatori presenti. Ai voti dovrà andare, prima della discussione, anche la messa in streaming: che molti attivisti vogliono.
ASSEMBLEA PER ESPULSIONE DEI SENATORI DISSIDENTI -Il momento dell’espulsione è arrivato o perlomeno quello della assemblea congiunta tra deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle che dovrà decidere se delegare alla rete la “cacciata” dei senatori Fabrizio Bocchino, Luis Orellana, Francesco Campanella e Lorenzo Battista. Nonostante la richiesta dei quattro senatori dissidenti di bypassare la seduta e dare subito la parola al web, i capigruppo 5 Stelle non si muovono dalla loro posizione e ribadiscono la congiunta, alle 20.30, a Montecitorio. Non tutti i parlamentari 5 Stelle sono d’accordo con la gogna delle voci critiche. Secondo quanto si apprende, i senatori Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino stasera ci saranno, per difendere le loro posizioni e chiedere il rispetto puntuale delle regole.
ASSEMBLEA PER ESPULSIONI: IN DIFESA DEI COLLEGHI – Ci saranno molti anche i deputati, specie tra i più critici del MoVimento, ad intervenire per dare battaglia contro le espulsioni. Lo dice Mimmo Pisano: «Io sono contro ogni espulsione». E lo ribadisce la collega Paola Pinna: «Sono contro non solo queste espulsioni, ma contro ogni espulsione, anche quella del piu’ str… – sostiene senza mezzi termini – perché si tratta di democrazia. Non mi sembra che esista il reato di opinione nel nostro codice di comportamento». Pinna, che davanti ai colleghi esprimerà «appoggio e solidarietà totale» ai quattro senatori dissidenti, racconta di aver mandato una mail ieri sera ai capigruppo per chiedere chi avesse fatto richiesta di espulsione e quale sarebbe la fattispecie di violazione. Ma, assicura, «non ho avuto nessuna risposta. Io – chiarisce – porto le richieste degli attivisti del territorio che chiedono più democrazia. E ho chiesto, sempre su input degli attivisti, che stasera ci sia lo streaming ma dallo staff la risposta è stata che decide la maggioranza». Anche Mara Mucci, in passato già considerata una voce critica, lamenta: «Non possiamo perdere 4 senatori.. poi rischiamo che danno i loro 4 voti alla maggioranza risicata di Renzi al Senato». Alessio Tacconi, anche lui già inserito tra i dialoganti: interverrà in assemblea per ricordare – codice di comportamento alla mano – che Alessio Tacconi, anche lui gia’ inserito tra i dialoganti: interverrà in assemblea per ricordare – codice di comportamento alla mano – che «non è previsto il processo per reato d’opinione e lesa maestà» mentre «esiste ancora il divieto di partecipazione ai talk show ai quali invece alcuni tra i 5 stelle ormai partecipano tranquillamente, per quanto in collegamento».
ASSEMBLEA PER ESPELLERE I DISSIDENTI: LA TESI DEI PASDARAN – Dall’altro lato, però, anche gli integralisti sono pronti a battagliare. Avrebbero voluto, in realtà, che i 4 «togliessero il disturbo da soli» e pesa il fatto di essere costretti alle espulsioni, argomento che finisce per dividere e su cui non e’ scontata la risposta della Rete. Una fonte autorevole del Movimento sostiene tra l’altro che alla prova dei voti del web, probabilmente Orellana sarebbe salvato. In ogni caso, i più fedeli alla linea non sono entusiasti di dover «perdere ore in assemblea» per «colpa di questi quattro» dopo un’intera giornata dedicata al voto di fiducia al governo Renzi, contro il quale i 5 stelle si sono scagliati in modo compatto. Ma l’idea di convocare l’assemblea proprio stasera non è casuale, «i ‘vertici’ hanno deciso in questo modo perché – spiegano – complice la fiducia a Renzi domani i giornali non dedicheranno ampio spazio all’argomento espulsioni. Come dimostrano i quotidiani di oggi dove la notizia non è andata affatto»
ASSEMBLEA ESPULSIONI TRA SOLIDARIETÀ E GOGNA - Uno dei primi parlamentari a confermare la sua assenza è la senatrice Elena Fattori che non presenzierà per motivi di salute: «Non potrò andare alla congiunta per motivi di salute ma il mio cuore triste triste è vicino a tutti Senatori pentastellati miei compagni di questo viaggio così surreale difficile e meraviglioso. In alto i cuori….». Mentre chi sostiene i colleghi in votazioni viene accolto così su Twitter:
LE ESPULSIONI DEI SENATORI GRILLINI E I VERBALI ASSENTI – Nei meet up non tutto scorre tranquillo. In molti, da Pavia a Palermo chiedono chiarezza e trasparenza per scelte non decise in assemblea. Anna Venturini, attivista lombarda, esprime le sue perplessità sulla assemblea che avrebbe sfiduciato il senatore Luis Orellana a Pavia. Nel meet up pavese si chiedono spiegazioni. «Siamo un gruppo di elettori del Movimento 5 Stelle, alcuni fondatori del Meetup di Pavia prima ancora che nascesse il Movimento. Ecco cosa pensiamo della vicenda Orellana. La presunta mozione di dissociazione approvata dall’Assemblea Provinciale del Movimento 5 Stelle del territorio pavese, tenutasi in data 7 febbraio 2014, non ha alcuna legittimità in quanto non prevista dall’ordine del giorno della medesima. L’Assemblea era stata così convocata su Meetup Lombardia 5 Stelle: “Venerdì 7 Febbraio Assemblea provinciale M5S alle 21 presso la Sala S. Martino di Tours, corso Garibaldi 69. Saranno presenti i portavoce nelle Istituzioni Luis Alberto Orellana e Iolanda Nanni, insieme ai Candidati Sindaco M5S che si presentano nella Provincia di Pavia. La democrazia è partecipazione, vi aspettiamo numerosi!”. Sul sito del Meetup non è specificato alcun ordine del giorno. Non ci sono accenni a mozioni di sfiducia o dissociazione». A chiedere chiarimenti, in uan riunione che confermerebbe la sfiducia territoriale di Orellana, gli attivisti di Voghera guidati da Benzi, attivista ma anche dipendente della Casaleggio. A Palermo l’assemblea degli attivisti del Meet Up “il Grillo di Palermo” ha deciso a maggioranza di non esprimersi sulla sfiducia ai senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino e di rimettere la decisione al voto degli attivisti in rete «pur non riconoscendo la ‘paternità’ del post apparso domenica sul sito di Grillo, che sfiduciava i due senatori siciliani». I legami dei “monaci” fautori del post che ha messo all’indice gli eletti a Roma hanno legami con alcuni deputati. Lo spiegò bene un pezzo di Repubblica Palermo. Nello specifico:
Nel gruppo di stanza in via Ricasoli, in effetti, ci sono diversi attivisti che sono anche parenti o affini di deputati: Mauro Giulivi (primo dei non eletti all’Ars dietro Campanella e compagno della Di Benedetto), Francesco Lupo, fratello diLoredana Lupo (la deputata palermitana aggredita dal questore Dambruoso alla Camera), Samantha Busalacchi, uno dei 15 “portaborse” assunti di recente nel gruppo M5S di Palazzo dei Normanni. Per carità, anche i grillini tengono famiglia «ma in Sicilia si è forse esagerato », fa notare un ribelle senza volto, ricordando come nella lista della Camera ci fossero i due fratelli Lupo, la coppia Giulivi-Di Benedetto, l’eletta Claudia Mannino e il compagno Pietro Salvino, oltre ad Azzurra Cancelleri, sorella del candidato governatore Giancarlo
L’ASSEMBLEA DI ESPULSIONE E IL VOTO ALLA RETE - Ieri sera i due parlamentari pentastellati eletti in Sicilia insieme ai colleghi Lorenzo Battista e Luis Alberto Orellana hanno chiesto di essere rimessi al giudizio della rete «dopo aver ricevuto – scrivono in un post – un messaggio di posta elettronica da Vincenzo Santangelo in qualità di capogruppo M5S al Senato in cui comunica di un’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari con la nostra espulsione all’ordine del giorno». I quattro senatori, nei giorni scorsi, avevano mosso critiche al metodo usato dal leader dei Cinquestelle durante le consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi, finendo sotto i riflettori del movimento con un post sul sito di Grillo. Alla riunione di ieri del meet up palermitano, che conta 110 attivisti, avrebbero preso parte una quarantina attivisti, quattro dei quali vicini allo stesso Campanella, mentre non sarebbe stato presente il gruppo ‘storico’ (una decina) vicino al deputato Riccardo Nuti. L’assemblea ha anche messo ai voti la decisione di gestire a rotazione la piattaforma web del meet up ‘il Grillo di Palermo’ e la creazione di un nuovo sito web.
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