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In un primo momento, era prevalso l'orientamento di disertare la riunione, di fatto disconoscendola, ed era seguita la richiesta di far pronunciare direttamente la Rete. Ma i dissidenti si richiamano ai regolamenti del Movimento e, da regolamento interno, la prima parola spetta all'assemblea. L'idea di convocare l'assemblea proprio stasera non è casuale, i 'vertici' hanno deciso in questo modo perchè - spiegano -  complice la fiducia a Renzi domani i giornali non dedicheranno ampio spazio all'argomento espulsioni. Come dimostrano i quotidiani di oggi dove la notizia non è andata affatto.

L'assemblea di stasera si preannuncia infuocata. Oltre ai diretti interessati che apriranno la riunione difendendo punto per punto il loro comportamento, spiegando di non aver fatto alcuna violazione e di aver votato sempre in linea con il gruppo, saranno molti anche i deputati, specie tra i più critici di M5S, ad intervenire per dare battaglia contro le espulsioni. Lo dice Mimmo Pisano: "Io sono contro ogni espulsione". Lo dice la collega Paola Pinna: "Sono contro non solo queste espulsioni, ma contro ogni espulsione, anche quella del più str... -sostiene senza mezzi termini - perchè si tratta di democrazia. Non mi sembra che esista il reato di opinione nel nostro codice di comportamento". Anche Mara Mucci, in passato già considerata una voce critica, lamenta: "Non possiamo perdere 4 senatori.. poi rischiamo che danno i loro 4 voti alla maggioranza risicata di Renzi al Senato".

Sul rispetto delle regole insisterà il deputato Alessio Tacconi, anche lui già inserito tra i dialoganti: interverrà in assemblea per ricordare - codice di comportamento alla mano - che "non è previsto il processo per reato d'opinione e lesa maestà" mentre "esiste ancora il divieto di partecipazione ai talk show ai quali invece alcuni tra i 5 stelle ormai partecipano tranquillamente, per quanto in collegamento".

Dall'altro lato, però, anche gli integralisti sono pronti a battagliare. Avrebbero voluto, in realtà, che i 4 "togliessero il disturbo da soli" e pesa il fatto di essere costretti alle espulsioni, argomento che finisce per dividere e su cui non è scontata la risposta della Rete. Una fonte autorevole del Movimento sostiene tra l'altro che alla prova dei voti del web, probabilmente Orellana sarebbe salvato. In ogni caso, i più fedeli alla linea non sono entusiasti di dover "perdere ore in assemblea" per "colpa di questi quattro" dopo un'intera giornata dedicata al voto di fiducia al governo Renzi, contro il quale i 5 stelle si sono scagliati in modo compatto.

Finora, da quando i 5 Stelle sono approdati in Parlamento, sono state due le procedure di espulsione avviate: la prima per il senatore Marino Mastrangeli, 'reo' di aver preso parte a dei talk show televisivi, la seconda per la senatriceAdele Gambaro, accusata di aver espresso dure critiche nei confronti di Beppe Grillo.