"Accecata" dalla foga di attaccare Napolitano, ha fatto una gaffe "storica". Durante la conferenza stampa di ieri la pasionaria a 5 stelle ha preso un abbaglio - quantificabile in almeno due secoli e in qualche migliaio di chilometri - sulla storia delle monarchie europee. Nel suo attacco al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Paola Taverna ha infatti azzardato un parallelo storico: "Ben tornati ai tempi di Luigi XIV: sul suo regno non calava mai il sole", invece su questa "monarchia presidenziale sembra calare qualche ombra inquietante", ha detto, riferendosi al Capo dello Stato, con tono solenne.
Peccato che il regno su cui non calava mai il sole fosse quello di Carlo V d'Asburgo, conquistatore delle Americhe (di qui la frase immortale, che per l'appunto fa riferimento alla diversità di fuso orario) che ha regnato dal 1516 al 1555. Luigi XIV, Borbone, era notoriamente re di Francia. Anzi, il Re Sole (di qui la gaffe). Restò seduto sul trono dal 1643 al 1715, ed amava piuttosto dire: "Lo Stato sono io". Anche se anche lui non era certo sprovvisto di territori d'oltreatlantico: la Louisiana andava dai Grandi Laghi al Golfo del Messico, senza soluzione di continuità. A lui, però, interessava più il sole di Versailles. Alla Taverna più quello del Quirinale. Ma l'abbaglio è sempre dietro l'angolo.
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