Putin annuncia: "Intervento armato in Ucraina", sì da Parlamento russo. Riunione d'emergenza dell'Onu
Il governo locale della Crimea chiama Mosca mentre il Consiglio della Federazione chiede a Putin di ritirare ambasciatore in Usa. Il primo ministro della Crimea Aksyonov annuncia: anticipato a marzo referendum su secessione. Kiev ribatte: "La sua nomina ha violato la costituzione"
SIMFEROPOLI - Precipita la situazione in Ucraina: il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto al Senato, ottenendo l'ok, di inviare truppe in Ucraina "per normalizzare la situazione". Il via libera all'invio di forze armate è arrivato al termine di una mattinata in cui le notizie provenienti dal Paese, in particolare dalla Crimea, si sono fatte sempre più incalzanti e il contagio delle manifestazioni filo russe si è esteso anche alle regioni sudorientali del Paese. La tensione è altissima e il Consiglio della Federazione (la camera alta russa), ha chiesto al presidente russo di richiamare l'ambasciatore russo in Usa, dopo che ieri il presidente americano, Barack Obama aveva minacciato conseguenze se la situazione si fosse aggravata. Parole percepite da Mosca come una minaccia. Grandissima la preoccupazione internazionale: su richiesta della Gran Bretagna, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha fissato una riunione straordinaria alle 14 di New York, le 20 in Italia. Lunedì, invece, è stato fissato alle 13 un Consiglio dei ministri degli Esteri Ue straordinario. Questa, a quanto si è appreso, l'ipotesi a cui sta lavorando il servizio diplomatico (Eeas) guidato dall'Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza Catherine Ashton. Intando domani il ministro degli esteri greco e presidente del Consiglio dei ministri esteri Ue, Evangelos Venizelos, andrà in l'Ucraina. Farà tappa a Marioupol, dove vive una folta comunità di origine greca. Poi a Kiev, dove vedrà leader politici ed istituzionali ucraini.
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