sabato 1 marzo 2014

Grillo sempre più padrone e casaleggio sempre più killer. Una vera strage.

Grillo va avanti, ma nei territori monta la diaspora

Nessun ripensamento sulla campagna di espulsioni nel M5s, nonostante la ‘caccia alle streghè stia provocando dentro il Movimento molti mal di pancia anche tra chi dissidente non si è mai sentito. Nuove possibili espulsioni sono nell’aria: la controffensiva di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio è partita e, complice anche la prossima tornata elettorale, non intende fermarsi. «Non possiamo permetterci la formazione di correnti interne, di convincere altre persone a fare altre cose rispetto a quello che è il programma del movimento» avverte il deputato M5s Roberto Fico che chiarisce: «Le espulsioni sono segno di una tutela che il Movimento si vuole dare e che vuole dare a chi ha votato il M5S». Ma a tutelarsi non è solo il gruppo di guida del Movimento. Gli espulsi passano alla riscossa e annunciano le vie legali contro una campagna di delegittimazione che, dicono, è costruita su falsità. E intanto, sul territorio, già si organizzano le truppe ‘anti-grillinè. Rispondendo, in questo modo, alla linea di attacco voluta da Casaleggio: quella di far arrivare proprio dai meet up locali la sfiducia ai parlamentari dissidenti. In Sardegna nasce un nuovo gruppo politico «nazionale»: si chiama Libertà di movimento ed è composto – spiegano i fondatori – «da persone che a vario titolo sono state attiviste del M5s nazionale e da nuovi attivisti i quali, partendo proprio dagli ideali 5 stelle, hanno deciso di non voler più dipendere dalle scelte di un ‘duo di comandantì prepotente e dominante». E sempre dalla Sardegna arriva una richiesta al presidente del Senato, Pietro Grasso, di valutare l’illegittimità dell’espulsione dei 4 senatori perchè in contrasto con l’articolo 67 della Costituzione, e dello Statuto del M5s al Senato, che vieta il vincolo di mandato. A sollevare la questione è il fondatore dell’Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio, ex attivista cagliaritano del M5S che dopo le espulsioni dei quattro senatori ha lasciato il Movimento. E inizia a raccogliere le prime adesioni il movimento Attivisti Liberi, fondato da un ‘grillinò campano deluso. In pochi giorni dalla nascita il blog della neonata formazione ha ricevuto diecimila contatti, annuncia il proprietario del dominio che, scovato dall’Huffingtonpost, ‘scagionà i senatori siciliani, accusati dal deputato Riccardo Nuti di tramare contro il Movimento costituendo nuovi gruppi. «Non ho alcun rapporto con i senatori espulsi, non li conosco» conferma. Proprio Fabrizio Bocchino, tirato dentro la questione con l’altro senatore siciliano, Francesco Campanella, annuncia querele. «Il meet up attivisti liberi è uno dei tanti, risultato da una scissione del grillo di bagheria avvenuta tempo fa, scissione in cui io non c’entro nulla. Queste scissioni si verificano in tanti posti d’Italia» spiega Bocchino. Che mette insieme tutte quelle che definisce «false» accuse contro di loro e annuncia: «avete diffamato me e tutti gli attivisti del Grillo di Palermo quando avete fatto postare la falsa sfiducia territoriale sul blog nazionale beppegrillo.it, spacciandola per vera. Un’operazione per la quale si intravedono dei profili giudiziari che saranno opportunamente approfonditi nelle sedi più opportune».

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