mercoledì 26 febbraio 2014

Una vera vergogna. Solo gente come Benzi e Nanni e Marfi ecc. ecc. potevano avere un comportamento così scorretto. E' nel loro stile.

Il MoVimento 5 Stelle al Senato a un passo dalla scissione

di   - 26/02/2014 - Si discute in riunione mentre i senatori Maria Mussini, Maurizio Romani, Alessandra Bencini e Laura Bignami pensano alle dimissioni. E Giarrusso accusa: «Hanno falsificato la mia firma»

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Il MoVimento 5 Stelle al Senato a un passo dalla scissione
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UPDATE: LA RIUNIONE DELLA DISCORDIA - Clima sempre piu’ teso tra i 5 stelle al Senato. Nel corso della riunione dei senatori e’ esplosa la tensione, al punto che una decina di senatori dissidenti ha deciso di andare via e la senatrice Alessandra Bencini e’ stata vista in lacrime. Lo scontro e’ avvenuto con il capogruppo, Maurizio Santangelo, quando la senatrice Serenella Fucksia ha chiesto di invalidare la congiunta di ieri sera (che ha dato il via libera alle quattro espulsioni) “non valida perche’ prima dovevano riunirsi i senatori”. Alla richiesta si e’ aggiunto Lorenzo Battista, uno dei quattro nel mirino, che a Santangelo ha chiesto: “Chiama Grillo e digli che l’assemblea di ieri non era valida”. Ma Santangelo ha risposto senza mezzi termini: “Sai che c’e'? Vattene!”. A quel punto, non solo Battista ma almeno altri 10 colleghi – tra i quali Bencini, Bignami, Bocchino, Campanella, Romani – sono andati via. Bencini in lacrime, Bignami visibilmente alterata e agitata. “E’ successo qualcosa di molto grave – hanno raccontato in tanti – si tratta di metodi antidemocratici, brutali e violenti”. Sul tavolo ci sono le dimissioni di almeno 6 senatori, “irrevocabili” dice una di loro “perche’ c’e’ un disagio troppo forte”. E c’e’ chi dice che e’ un “domino organizzato: cade uno, cadranno in tanti”. Con questi numeri, tra l’altro, i senatori fuoriusciti potrebbero formare un nuovo gruppo al Senato.
I FATTI DI IERI - Dopo una assemblea piena di tensioni e scontri il MoVimento 5 Stelle al Senato è a rischio scissione. Se l’esito della votazione on line lanciata oggi dal blog di Beppe Grillo sosterrà la linea dura altri inquilini di Palazzo Madama potrebbero rassegnare le loro dismissioni altri elementi, voci critiche all’interno del MoVimento. Si tratterrebbe di Maria Mussini, Maurizio Romani, Alessandra Bencini e Laura Bignami. In questi minuti il gruppo 5 Stelle al Senato è in riunione. In rete, invece, si sta votando per l’espulsione o meno di Lorenzo Battista, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Luis Orellana che poco fa hanno lanciato un video appello spiegando le loro perplessità sulle tesi dell’accusa.
Senato - Beppe Grillo assiste alla seduta dalla tribuna ospiti
SENATORI IN RIUNIONE E FIRME FALSE – Scontri e gesta non condivise. Oggi sul tavolo in Senato c’è anche questo. Si discute in riunione anche delle mozioni di sfiducia annunciate stamane dal capogruppo Maurizio Santangelo nei confronti dei due neo ministri Guidi e Poletti. Le critiche sarebbero arrivate da alcuni senatori che avrebbero voluto condividere questa scelta prima di saperlo a cose fatte. Gesto che, con molta probabilità, non è stato trattato né in riunione col gruppo né in congiunta. Intanto, Louis Orellana, contesta le affermazioni di Grillo sul blog: «È un bugiardo. Non è vero che prendiamo 20 mila euro e non è vero che è una questione di soldi». «Spero ci sia ancora la possibilità di una ricucitura. Si sta discutendo: le dimissioni non sono state ancora rassegnate», ha confermato il senatore Maurizio Buccarella, lasciando la riunione dei senatori.a c’è un problema non trascurabile mentre si dibatte a Madama. «Risultano depositate a mio nome due richieste di sfiducia per due ministri del governo in carica. Non avendo mai firmato alcunché e non avendo mai visto simili atti, domattina depositerò presso le autorità competenti denuncia penale a carico dei responsabili». Lo scrive sulla sua pagina Facebook il senatore, Mario Michele Giarrusso.
guarda la gallery:
(Gli altri senatori che sono in procinto di rassegnare le dimissioni)
LA SCISSIONE AL SENATO: BENCINI E LACRIME - «Basta. Voglio tornare a casa, così non va». Ha gli occhi gonfi di lacrime la senatrice del MoVimento 5 Stelle Alessandra Bencini mentre prende l’ascensore che la porta al suo studio ed annuncia all’ANSA che sta per lasciare l’incarico di senatrice in dissenso per le espulsioni dei “ribelli”. Nessuna intenzione di formare un solo gruppo, spiega. «Voglio andarmene ma non solo dal gruppo – sottolinea – Gli altri cosa faranno non lo so. Io sono una ed ho le idee chiare». Anche alla Camera si riflette sulla riunione di ieri, che in molti definiscono come un “punto di non ritorno”.
SCISSIONE? IL VIDEO APPELLO – Nel giorno in cui la Rete è chiamata a votare per la loro espulsione (il voto scadrà alle 19), i quattro senatori sottoaccusa affidano ad un video sul web la loro versione dei fatti. Un video di 3 minuti e 16 secondi per dire che non c’è stata alcuna violazione del regolamento. Una tesi “costruita su comunicati falsi” fatti da meetup inesistenti. Non hanno tutti i torti. Insomma, sostengono, non c’è stata alcuna sfiducia dagli attivisti sui territori. Lorenzo Battista precisa poi: «E anche se qualcuno di noi avesse detto una cazzata, e’ possibile che 4 vengano espulsi per reato di cazzata? E’ normale? Se così, allora quanti altri dovrebbero essere espulsi?». Francesco Campanella aggiunge: «Siamo il Movimento 5 stelle, il Movimento della democrazia diretta, la scommessa per cambiare l’Italia e non possiamo nemmeno dire che qualcosa fatto da uno di noi poteva essere fatto meglio? Ma stiamo scherzando? Quando mi hanno detto se pensassi veramente di poter essere espulso per questo ho pensato a uno scherzo della Zanzara (il programma di scherzi telefonici, ndr): chi di voi penserebbe alla possibilità di essere espulso per una cosa del genere?». Intanto anche Tacconi vuole sfilarsi dal gruppo alla Cmaera, come ieri ha ribadito in riunione:

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