sabato 1 marzo 2014

Nel M5S rimarranno solo Di Maio, Travaglio, Scanzi e Gomez.

Diaspora M5S: via altri sette parlamentari

Lasciano 5 senatori e 2 deputati, gli anti-Grillo salgono a 21. Critico anche Travaglio: 'codice partito non è stato violato'.
Sale a 21 numero dissidenti. Codice partito non è stato violato nel caso dei quattro senatori espulsi per "reato di opinione".
Sale a 21 numero dissidenti. Codice partito non è stato violato nel caso dei quattro senatori espulsi per "reato di opinione".
ROMA (WSI) - Dopo che ieri i militanti del Movimento 5 stelle hanno votato per l'espulsione di quattro parlamentari critici verso il leader Beppe Grillo, oggi altri cinque senatori e due deputati hanno lasciato le file grilline, riferiscono un portavoce del M5s alla Camera e la presidenza del Senato.

Il presidente Piero Grasso ha ricevuto oggi le lettere di dimissioni di Luis Alberto Orellana, Alessandra Bencini, Laura Bignami e Monica Casaletto, dopo quelle di Maurizio Romani e Maria Mussini, ha detto un portavoce di Palazzo Madama. Non è chiaro però se i sei senatori dissidenti intendano dimettersi definitivamente dalla carica o dal gruppo.

Orellana era tra i quattro espulsi ieri, insieme a Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino, dai quali però al momento non sono arrivate comunicazioni alla presidenza del Senato.

Alla Camera invece sono usciti dal M5s Ivan Catalano e Alessio Tacconi, ha riferito un portavoce del gruppo. Sale così a cinque il numero dei deputati ex grillini da inizio legislatura.

I due, che hanno espresso solidarietà agli espulsi, sono accusati dagli ormai ex compagni di non aver restituito i rimborsi da parlamentari.

Ma sono le mosse degli ex M5s al Senato quelle seguite con più attenzione. Per formare un gruppo autonomo a Palazzo Madama servono infatti almeno 10 senatori. Quattro sono già usciti dalle fila grilline nei mesi scorsi e sono attualmente nel gruppo Misto, e se almeno sei degli altri nove usciti tra ieri e oggi dovessero decidere di restare al Senato, potrebbe unirsi e far nascere ufficialmente un nuovo gruppo di "dissidenti a 5 Stelle".

Ieri, intanto, due fonti politiche hanno riferito a Reuters di contatti in corso tra dissidenti e minoranza civatiana del Pd per costituire un nuovo gruppo che potrebbe sostenere il governo di Matteo Renzi.
(Reuters)


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