venerdì 28 febbraio 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

M5S: nuova emergenza, ora dovranno espellere Taverna e Di Maio

Ormai nell’epica narrativa del M5s si è visto di tutto, anche se solo ora si inizia a toccare il fondo, andando oltre la mera presa in giro, per dirigersi con passo convinto verso il “Ruby nipote di Mubarak”.
Ma cari follower devoti al verbo dell’ortodossia grillina, se dite (ammesso e non concesso) che questi parlamentari espulsi non ridavano i soldi, dovete anche spiegarci:
1) Perché lo dite alla “ggente” solo ora e li avete coperti e tollerati tutto questo tempo (sareste complici e omertosi nel caso). 
2) Se di conseguenza la trasparenza in rete ed il controllo dal basso siano delle emerite puttanate di marketing in realtà non funzionanti.
3) Perché avete permesso che nella diaria ci sia un voce, piuttosto cospicua per molti parlamentari, anche talebani, priva di giustificativi e denominata “altro“. 
4) Come mai non li avete espulsi prima portando comunque prove reali e non del fango sparato sul mucchio degli espulsi.
6) Come mai la maggior parte dei parlamentari, non solo tra i dissidenti, si porta a casa tra indennità base e rimborsi quasi 6000 euro/mese netti (vedi Di Maio)
E smettetela con la storia che la vita a Roma costa cara. Lo è anche a Milano e a Bologna, per alcune cose di più, per altre meno. E poi un operaio romano non guadagna più di un milanese. 
P.sIo da oltre tre anni, per mia personale scelta e prima che fosse regola nel M5s, mi riduco lo stipendio del 70% (2700 euro netti più poche centinaia di euro di rimborsi, di cui la maggior parte pasti, solo negli orari di lavoro e presso la mensa dei dipendenti regionali). Eppure ogni mese giro da est ad ovest, per espletare il mio mandato in una delle regioni più grandi del paese. E i soldi mi bastano senza problemi pur pagando affitto etc etc come tutte le persone normali.
Aspettiamo dunque, oltre alla votazione per l’espulsione tenutasi sul server di Casaleggio, dei senatori che avevano criticato Casaleggio stesso, anche l’espulsione di tutti i parlamentari spendaccioni. Però, per favore, ci dite prima chi sono?
Ad un anno dalle elezione siamo passati dal motto “l’onestà andrà di moda” al più adeguato “l’espulsione andrà di moda”.
P.s1: Il giochino del “ma loro fanno peggio” non funzionava più già alla scuole superiori ed è inoltre inadeguato per un movimento che ha sempre rivendicato di essere oltre il livello dei partiti.

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