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martedì 14 maggio 2013
L'Italia muore e loro giocano con la diaria. Il Generale Pound urla ma non governa.
Il grillino che se la prende con lo staff di Beppe Grillo
14/05/2013 - Ancora polemiche sulla diaria
di Redazione
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Non si placano le polemiche sul diaria-gate che ha scosso il MoVimento 5 Stelle. E dopo la riunione fiume di ieri, su Facebook qualcuno ancora vuole sottolineare la sua opinione
ADRIANO ZACCAGNINI E BEPPE GRILLO – E’ Adriano Zaccagnini, il deputato “ribelle”, che non ci sta a passare per un ladro di creste e ribadisce il motivo reale del suo dissenso: il modo in cui lo staff di Grillo ha trattato i grillini, dopo un “cambio” di direzione colpa dello staff stesso, non certo dei grillini, “grazie” al quale ci si è trovati nella situazione di questi giorni.
Ieri l’assemblea è durata 4-5 ore. Ovviamente, come molte volte (praticamente sempre) sono rimasto all’assemblea fino alla fine. Eravamo in 60-70. Dopo una lunga discussione (serena per lo più ma anche a tratti burrascosa) su come calcolare le indennità, abbiamo affrontato le diarie in circa mezz’ora. Non c’è stata alcuna votazione. Crimi ha chiesto di alzare la mano a chi aveva l’intenzione di trattenere per intero le diarie.
Dunque alla fine dei conti, semplicemente rendiconteremo e restituiremo (andando oltre le ambiguità del Codice)
Ora se la questione che ho sollevato è una questione di metodo e non di soldi, perché i giornali e molte persone hanno scritto o detto che ho dichiarato che voglio trattenere le darie per intero? Non l’ho mai scritto né dichiarato.
Nell’assemblea con Beppe e Pittarello non ho nemmeno sfiorato il tema diarie, bensì ho stigmatizzato il modo con cui stavamo affrontando la questione e com’era possibile che l’indicazione che ci aveva dato lo staff poche settimane prima fosse mutata improvvisamente. Nessun parlamentare potrà smentire questo se non quelli assenti nelle assemblee in cui si affrontò il tema o chi mente senza pudore.
Si può sempre cambiar idea, ma non capisco perché trattarci in questo modo.
Addirittura siamo diventati “gente da cresta”.
Mentre nei miei post tratto di giustizia sociale e comprensione dei casi particolari.
Che male c’è?
Piuttosto ho criticato il modo con cui siamo stati trattati, dopo 2 mesi di gran lavoro, in cui lavoro 10-12 ore al giorno. Mi è arrivata un’ondata di insulti perché sono stato diretto e schietto come sempre in assemblea, troppo genuino e ribelle, perchè non mi risparmio mai, ma forse non sono queste le caratteristiche per essere veramente un attivista? Che volete il vecchio politicante buone maniere che dice sempre SI?
Mi dispiace se sono e continuerò ad esser sincero, ma la mia coscienza me lo impone, a volte con toni più forti, a volte meno.
La mia intenzione, se sono qui non può essere messa in discussione se non da chi vuole demonizzarmi per i contenuti che esprimo.
Sono circa dieci lunghi anno che faccio l’attivista. Sono stato per lo più precario, lavorando a nero di solito, ma sempre felice di non aver mai accettato lavori per padroni o multinazionali propostimi più volte.
Credo che il dissenso sia il sale della Democrazia e senza una critica costruttiva non c’è alcuna crescita per il Movimento. E il Movimento ne ha bisogno.
Siamo in Aula da parecchie ore. Stiamo votando gli emendamenti al Disegno legge in merito ai debiti della P.A. nei confronti delle imprese.
Ne abbiamo votati una quarantina di provvidementi, di cui solo un paio di che noi sosteniamo.
E’ scandaloso come i fondi vadano all’EXPO, invece che alle fasce sociali più bisognose, giustizia sociale.
Gli animi sono caldissimi ci attaccano volgarmente e senza contenuti.
Resistiamo e argomentiamo.
Per gli attivisti che vorrebbero incontrarmi e chiarire faccia a faccia appuntamento venerdì pomeriggio al Circo Massimo.
Vi aggiornerò qui su facebook giovedì e venerdì mattina se nn ci sono impegni istituzionali e quindi l’appuntamento è confermato.
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Ancora diaria
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