sabato 18 maggio 2013

Ecco il vero motivo che ha impadito ai grillini di far partire un governo Bersani. Grillo e casaleggio avevano deciso che dovevano urlare dall'opposizione. E con lui Cota delle lega Nord e Di Pietro. Bel quadretto.


CONTRO IL GOVERNO

Imu, l'attacco di Grillo: «Rinvio è zuccherino»

Il leader del M5s contro il governo. Critiche anche da Cota e Di Pietro.

Beppe Grillo la definisce una soluzione «ridicola», quella presa dal governo per rinviare l'Imu.
«L'unica misura di cui sono stati capaci gli interdetti al governo è lo spostamento di tre mesi», ha scritto il leader del Movimento 5 stelle sul suo blog.
Che poi ha aggiunto: «Il Paese va a pezzi con gente che si butta dalla finestra, si spara, si dà fuoco e ci regalano lo zuccherino dell'Imu».
L'ATTACCO AI GIORNALISTI. Secondo Grillo, il governo e la maggioranza sono composti da «venditori di pentole in giacca e cravatta che usano giornalisti tromboni a libro paga, specialisti nel bacio della pantofola, per iniettare bromuro nella popolazione. Incapaci, dilettanti, specialisti del nulla. Un minestrone rancido».
ITALIA, NAZIONE RIDICOLA. «Ridicolo è affidarsi al 'Nipote di Letta', uno che mentre lo guardi ci vedi attraverso, un signor nessuno con nessuna credenziale se non di aver vissuto da sempre di politica», ha continuato l'ex comico, «ridicolo è aver consegnato il governo a Berlusconi condannato per evasione, amico di mafiosi, piduista. Ridicolo è avere confermato presidente della Repubblica un vecchio di 88 anni per evitare qualunque cambiamento. Una Nazione ridicola dove le emergenze non sono mai la priorità».
UN TEATRINO INDECENTE. Sul blog, Grillo ha poi scritto: «Tutto è ridicolo in un Paese in cui non esiste il reato di tortura e viene però applicato quello di vilipendio al presidente della Repubblica. Ridicole sono queste facce che governano attraverso la disinformazione televisiva. Maschere grottesche di una commedia dell'assurdo».
Quindi ha concluso chiedendosi: «Cui prodest questa rappresentazione mal recitata, questo teatrino indecente?». La risposta: «Alle aziende di Berlusconi, al mancato coinvolgimento del Pd nel Mps, a guadagnare tempo per neutralizzare il M5s attraverso l'informazione televisiva delle Bocche di Rosa e degli Stuoini».
CRITICHE DA COTA E DI PIETRO. Un commento sulla decisione del governo di rinviare la tassa sulla casa è arrivato anche dal presidente della regione Piemonte, Roberto Cota: «L'Imu sulla prima casa è stata solo sospesa e non abolita e constato che resta una totale incertezza sulla questione». Inoltre, ha aggiunto il governatore, «non si è detto dove si reperiscono le risorse e come si sostengono gli enti locali».
Critiche anche da parte di Antonio Di Pietro, secondo cui «sull'Imu il governo sta facendo il gioco delle tre carte»: «Letta passi da parole a fatti e dica dove prenderà il denaro per coprire i mancati introiti dei comuni», ha scritto Di Pietro dopo il varo del decreto legge per il rinvio dell'Imu.

«Gli elettori del Movimento 5 stelle hanno le stesse idee del Pd»

«Se crolliamo noi in questo Paese, si rompono le dighe, per questo chiediamo agli elettori del Pd di cercare di fare un percorso insieme», ha esortato Grillo nel corso di un comizio a Cinisello Balsamo (Milano). «Ora gli elettori di sinistra si vergogneranno a votare Pd perché li hanno presi per il culo e hanno la mia commiserazione ma purtroppo la sinistra è una religione e quando la religione non esiste più diventeranno atei, non avranno la forza di votare noi».
«LA SFIDA È TRA IL M5S E IL NANO».Poi, ha sottolineato che gli elettori del Movimento 5 Stelle hanno «le stesse idee degli elettori di sinistra». Il comico è convinto che alle prossime elezioni «la sfida sarà tra il suo partito e il nano», Silvio Berlusconi. «Sta crollando tutto e loro prendono tempo perché hanno paura di noi facciamo paura e per questo hanno bisogno di allungare i termini». Parlando poi di Letta, ha affermato che «questo governo non è suo, ma di Berlusconi», ribadendo che «è stato fatto un golpettino» perché «in tre si sono incontrati di notte e si sono messi d'accordo per salvarsi il culo».
Sabato, 18 Maggio 2013

1 commento:

Unknown ha detto...

Ecco perchè non si doveva far partire un governo Bersani.

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