"Quand le bâtiment va, tout va". Uno dei più ricorrenti ritornelli elettorali della campagna elettorale di Silvio Berlusconi, letteralmente "Quando va l'edilizia, va l'intera economia", a fronte della crisi persistente che attraversa la nostra economia, trova un puntuale riscontro nei dati, preoccupanti, pubblicati oggi dall'Istat.
L'istituto di statistica registra un crollo della produzione nelle costruzioni a marzo, in calo del 4,1% rispetto a febbraio e del 20,9% su base annua (dato corretto per effetti di calendario). La crisi del settore, che accusa flessioni da tempo, torna così ad acuirsi, con un bilancio negativo dei primi tre mesi del 2013. Nella media del trimestre gennaio-marzo l'Istituto di statistica segna una diminuzione congiunturale del 7,2%, che diventa pari al -12,1% nel confronto tendenziale.
Dati negativi arrivano intanto da tutta l'Eurozona, come certifica l'Eurostat. Secondo la prima stima dell'istituto europeo di statistica nell'area Euro a marzo è stata registrata una riduzione dell'1,7% rispetto a febbraio (-1,1% per la Ue a 27). E' il quinto mese consecutivo in calo (-0,3% a febbraio, -2,0% a gennaio, -0,2% a dicembre, -1,0% a novembre). La contrazione nel primo trimestre del 2013 per i 17 paesi della moneta unica è stata del -3,0% rispetto al trimestre precedente, quando già era scesa di -1,8%.
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