martedì 14 maggio 2013

É venuta l'ora di parlarne altrimenti facciamo la fine delle televisioni di Berlusconi.


Sel: «Norma anti-Casaleggio
Niente soldi a società collegate»

«Vietare l'utilizzo delle risorse dei gruppi per prestazioni di società amministrate, partecipate o controllate da persone che ricoprono un ruolo politico nei partiti collegati al gruppo parlamentare».
casaleggio
13 maggio 2013
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Sel presenta una norma 'anti-Casaleggio' al regolamento dell'ufficio di presidenza della Camera. Il deputato di Sinistra Ecologia Libertà Sergio Boccadutri chiede all'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati di vietare l'utilizzo delle risorse dei gruppi per acquistare prestazioni di servizi da società amministrate, partecipate o controllate direttamente, indirettamente o di fatto, da deputati o da persone che ricoprono un ruolo politico nei partiti collegati al gruppo parlamentare.

«Si tratta di una norma di trasparenza - spiega l'esponente di Sel -. L'attuale formulazione della norma, infatti, non esclude che tali fondi possano essere utilizzati per offrire occasioni di guadagno a soggetti legati a questa o quella formazione politica. È un criterio necessario per evitare che fondi destinati all'attività istituzionale dei gruppi parlamentari siano utilizzati per altri scopi. In questo modo si impediscono conflitti di interessi, magari poco evidenti ma altrettanto inaccettabili, che certamente allontanano i cittadini dalla politica», conclude Boccadutri.

Anche se non è citato nel testo, la norma sembra puntare dritto al controllo esercitato da Gianroberto Casaleggio sui gruppi di comunicazione costituiti a Montecitorio e a Palazzo Madama dal Movimento Cinque Stelle. I Regolamenti della Camera e del Senato prevedono che a ciascun gruppo parlamentare vengano assegnati dall'Ufficio di Presidenza contributi da destinarsi agli scopi istituzionali e alle «funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa ricollegabili». Il codice di comportamento dei parlamentari Cinque Stelle sottopone i gruppi di comunicazione alla supervisione di Beppe Grillo «in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri al duplice fine di garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonchè di evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili». Casaleggio ha chiarito in passato che lo «staff ufficializzerà» soltanto i professionisti del gruppo comunicazione, ma non li gestirà. «E soprattutto- ha detto Casaleggio incontrando i parlamentari all'inizio della legislatura- non gestiremo mai soldi e fondi». Ma ora l'emendamento di Sel punta l'attenzione su un altro aspetto dei rapporti tra Casaleggio, il blog di Grillo e il Movimento dei Cinque Stelle in parlamento. E cioè l'utile che potrebbero ricavare «società amministrate, partecipate o controllate direttamente, indirettamente o di fatto, da deputati o da persone che ricoprono un ruolo politico nei partiti collegati al gruppo parlamentare» per il fatto che il gruppo si rivolga a loro «per acquistare prestazioni di servizi». 

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