TELEVISIONE
A Viale Mazzini c'è posto per Vespa e Angela. Ma non per Minoli
La storia siamo noi verso la chiusura. Tobagi critica la Rai: «C'è chi rimane anche se in pensione».
di Bruno Giurato
Per Benedetta Tobagi, consigliere d'amministrazione Rai, la chiusura de La storia siamo noi, se si verificasse davvero, sarebbe una «sorprendente sparizione».
La giornalista e saggista premiata per i suoi lavori sul terrorismo, in particolare per il libro Come mi batte forte il tuo cuore(2009) dedicato alla vicenda del padre Walter, interpellata da Lettera43.it si riserva di verificare i palinsesti autunnali, già richiesti alla Rai e che dovrebbero arrivarle a breve.
MINOLI: IL PROGRAMMA NON C'È. «Il programma ha raggiunto ottimi risultati di ascolti. Aggiungo anche un dettaglio: ha un costo orario molto basso», spiega Tobagi.
E Giovanni Minoli in una risentita dichiarazione ha affermato: «La storia siamo noi non è nei palinsesti, questa è la verità».
LE SMENTITE DI VIALE MAZZINI. Ma La storia siamo noi è destinata a sparire davvero? Finora la faccenda non è del tutto chiara.
Dopo l'ondata di proteste che ha travolto i vertici di Viale Mazzini, il direttore generale Luigi Gubitosi e quello di Rai Educational Silvia Calandrelli hanno fatto di tutto per rassicurare il pubblico. Ma per ora sembra di capire che, almeno nella forma attuale, il programma non prosegue.
Fuori Minoli, che è già in pensione e il cui contratto è in scadenza, non si sa se e come il programma possa riapparire, e su quale rete.
LA RAI PUNTA SUGLI INTERNI. Calandrelli ha insistito sul fatto che la squadra che lavorava a La storia siamo noi è già stata ricollocata (su RaiUno e RaiTre), mentre Gubitosi ha aggiunto che Minoli e il direttore di Rai Educational «si parleranno» in vista di una qualche ulteriore collaborazione.
Anche se poi ha precisato che la politica di Viale Mazzini è «utilizzare forze interne e non rinnovare contratti di chi va in pensione». E ha concluso: «I contratti si esauriscono, le fasi storiche si esauriscono».
Sembra proprio una eliminazione, anche se in versione soft.
La giornalista e saggista premiata per i suoi lavori sul terrorismo, in particolare per il libro Come mi batte forte il tuo cuore(2009) dedicato alla vicenda del padre Walter, interpellata da Lettera43.it si riserva di verificare i palinsesti autunnali, già richiesti alla Rai e che dovrebbero arrivarle a breve.
MINOLI: IL PROGRAMMA NON C'È. «Il programma ha raggiunto ottimi risultati di ascolti. Aggiungo anche un dettaglio: ha un costo orario molto basso», spiega Tobagi.
E Giovanni Minoli in una risentita dichiarazione ha affermato: «La storia siamo noi non è nei palinsesti, questa è la verità».
LE SMENTITE DI VIALE MAZZINI. Ma La storia siamo noi è destinata a sparire davvero? Finora la faccenda non è del tutto chiara.
Dopo l'ondata di proteste che ha travolto i vertici di Viale Mazzini, il direttore generale Luigi Gubitosi e quello di Rai Educational Silvia Calandrelli hanno fatto di tutto per rassicurare il pubblico. Ma per ora sembra di capire che, almeno nella forma attuale, il programma non prosegue.
Fuori Minoli, che è già in pensione e il cui contratto è in scadenza, non si sa se e come il programma possa riapparire, e su quale rete.
LA RAI PUNTA SUGLI INTERNI. Calandrelli ha insistito sul fatto che la squadra che lavorava a La storia siamo noi è già stata ricollocata (su RaiUno e RaiTre), mentre Gubitosi ha aggiunto che Minoli e il direttore di Rai Educational «si parleranno» in vista di una qualche ulteriore collaborazione.
Anche se poi ha precisato che la politica di Viale Mazzini è «utilizzare forze interne e non rinnovare contratti di chi va in pensione». E ha concluso: «I contratti si esauriscono, le fasi storiche si esauriscono».
Sembra proprio una eliminazione, anche se in versione soft.
Tobagi: «Vespa e Angela rimangono anche se in pensione»
Tuttavia, Tobagi fa notare il singolare caso di Minoli. «Occorre distinguere i ruoli», spiega, «lui senz'altro non può avere incarichi 'dirigenziali' perché è in pensione, ma resta il volto de La storia siamo noi. Anche Bruno Vespa è in età pensionabile e ha perfino collaboratori pensionati che lavorano a Porta a Porta. E Piero Angela è in pensione. Se ci fosse un problema con i pensionati tout court tutti questi programmi dovrebbero cambiare conduttori e autori».
Inoltre, secondo Tobagi, il problema di un'eventuale fine de La storia siamo noinon sarebbe tanto la sua 'ricollocazione' su altre reti e della squadra che ci lavora, quanto il fatto che «non bisogna disperdere un team che è diventato un brand».
PREMIATI PER L'IMPEGNO CIVILE. Racconta Tobagi: «Non più di una settimana fa due autori storici del programma, Davide Di Stadio e Raffaella Cortese De Bolis, hanno avuto una medaglia del presidente della Repubblica conferita dalla Rete degli archivi per non dimenticare. Proprio per l'impegno civile e il significato etico-politico che ha avuto questa grande narrazione televisiva». E aggiunge: «È stato molto importante il lavoro che hanno fatto sul periodo del terrorismo, per esempio».
LE LETTERE DEGLI INSEGNANTI. «Tra l'altro», aggiunge il consigliere d'amministrazione della Rai, «da quando è uscita la notizia, ho ricevuto moltissime lettere di tanti insegnanti che dicono: 'Non interrompete il programma'».
«La cosa mi fa piacere: vuol dire che La storia siamo noi arriva al pubblico cui deve arrivare. Mi sconforterebbe ricevere documenti che dicono che il programma non c'è più. Non ne comprenderei il motivo».
Inoltre, secondo Tobagi, il problema di un'eventuale fine de La storia siamo noinon sarebbe tanto la sua 'ricollocazione' su altre reti e della squadra che ci lavora, quanto il fatto che «non bisogna disperdere un team che è diventato un brand».
PREMIATI PER L'IMPEGNO CIVILE. Racconta Tobagi: «Non più di una settimana fa due autori storici del programma, Davide Di Stadio e Raffaella Cortese De Bolis, hanno avuto una medaglia del presidente della Repubblica conferita dalla Rete degli archivi per non dimenticare. Proprio per l'impegno civile e il significato etico-politico che ha avuto questa grande narrazione televisiva». E aggiunge: «È stato molto importante il lavoro che hanno fatto sul periodo del terrorismo, per esempio».
LE LETTERE DEGLI INSEGNANTI. «Tra l'altro», aggiunge il consigliere d'amministrazione della Rai, «da quando è uscita la notizia, ho ricevuto moltissime lettere di tanti insegnanti che dicono: 'Non interrompete il programma'».
«La cosa mi fa piacere: vuol dire che La storia siamo noi arriva al pubblico cui deve arrivare. Mi sconforterebbe ricevere documenti che dicono che il programma non c'è più. Non ne comprenderei il motivo».
1 commento:
La storia siamo noi non si potrà vedere più. Roba da pazzi.
Posta un commento