sabato 18 maggio 2013

E noi ci crediamo. Certo che ci crediamo.



RUBY IN TRIBUNALE “MAI FATTO SESSO CON BERLUSCONI, SOLO CAVOLATE PER VANTARMI



Ruby arriva in tribunale per il suo giorno. E’ la prima volta che la giovane marocchina “pietra dello scandalo” al centro dei due processi che portano il suo nome, risponde alle domande dei giudici dell’udienza che vede imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per induzione e favoreggiamento alla prostituzione minorile.
Citata come testimone dal Tribunale di Milano, Krima El Mahroug giura di dire la verità, anche se questa volta la sua versione sembra meno “chiara” rispetto alle dichiarazioni rilasciate in passato.
“Dicevo cavolate, avevo sempre l’esigenza di dire cavolate, mi veniva in automatico” queste le parole con cui la testimone, interrogata in qualità di persona offesa, avrebbe giustificato alcune sue “bugie” dette in passato, soprattutto a proposito di quei famosi 5 milioni di euro che l’ex premier le avrebbe dato in cambio del suo silenzio a proposito del  fatto che avevano avuto rapporti sessuali quando lei era minorenne.
Secondo le sue dichiarazioni non avrebbe infatti mai ricevuto quei soldi  anche se la cifra era segnata sulla sua agenda come “promemoria”. La ragazza dice di non aver mai intascato quella somma  soprattutto perché non ha mai fatto sesso con il Cavaliere “Al’epoca dicevo cavolate a tutti solo per vantarmi, anche al mio ragazzo o ai miei genitori”.
Ruby racconta di essere stata la prima volta ad Arcore il 14 febbraio del 2010 quando partì da Viale Monza in un’auto con autista mandata da Lele Mora. La ragazza arrivò prima a “Palazzo dei Cigni”, a Milano due, sede degli studiMediaset, dove salì con lei sul veicolo anche Emilio Fede, che aveva conosciuto precedentemente durante un concorso di bellezza in Sicilia. “C’era una tavolata con quindici venti ragazze, tutte belle e vestite benissimo – racconta a proposito del suo primo ingresso nella villa di Berlusconi – Non sapevo com’ero finita li’ ma non mi posi nessuna domanda”.
“La Minetti – racconta ancora – era vestita da suora, e a un certo punto, mentre ballava, si e’ tolta i vestiti ed e’ rimasta in biancheria intima”, ha detto poi descrivendo il dopo-cena nella sala che le ragazze “chiamavano del Bunga-Bunga”.
“Le ragazze – ha aggiunto poi Ruby – mi hanno spiegato che quel nome era una barzelletta raccontata da Berlusconi. In quella occasione Silvio mi diede una busta con 2/3mila euro – ma sottolinea – gli raccontai una storia inventata”, e cioe’ quella di avere 24 anni, essere figlia di una cantante brasiliana-egiziana e di essere “parente” di Mubarak.
Dopo quella sera Ruby è stata altre cinque o sei volte a Villa San Martino, ricevendo anche successivamente del denaro, una cosa è certa però “durante le serate si svolgevano dei balli sensuali ma non ho mai visto contatti fisici tra le ragazze e Berlusconi” inoltre la notte che dormì ad Arcore “Sono rimasta da sola in una stanza, al mattino mi diedero una tuta per farmi stare un po’ più comoda e mi svegliò la Polanco, poi salimmo a fare colazione”.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ovviamente ci crediamo.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...