venerdì 17 maggio 2013

Il grande statista.


Imu, l'affondo di Berlusconi contro il Pd:
"Devono fare i conti con nostro programma"

Il leader del Pdl esulta per il rinvio della rata di giugno deciso oggi da Palazzo Chigi. Attacchi da M5S e Lega: "È il decreto degli struzzi, sembra un pesce d'aprile". Il provvedimento sotto la lente dell'Ue: "Valuteremo che gli obiettivi di bilancio concordati siano soddisfatti"

ROMA - "La sinistra era sicura di vincere e invece deve fare i conti con il nostro programma. L'imu è il nostro primo successo, già a giugno non dovremo più pagarla".
Lo dice Silvio Berlusconi commentando il decreto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri che rinvia il pagamento della rata di giugno della tassa sulla prima casa a settembre in attesa di una riforma complessiva della materia che il governo intende portare a termine entro agosto.

Valutazioni critiche arrivano invece dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. "Con questo decreto legge la prima palla del Governo non è andata in gol come sostiene Alfano, ma è stata tirata in tribuna - sostiene Roberto Calderoli - Il tanto proclamato decreto legge sembra un pesce d'aprile: sull'Imu un rinvio di soli due mesi e mezzo e poi con tutta probabilità arriverà la stangata, sulla cassa integrazione in deroga risorse assolutamente insufficienti". 

I deputati del M5S in una nota rincarano: "Il premier Enrico Letta aveva detto che non sarebbe stato il decreto dei miracoli, ma non pensavamo certo che si sarebbe trasformato nel decreto degli struzzi". "Su questioni di importanza vitale per famiglie, lavoratori e imprese - aggiunge il Gruppo di Grillo a Montecitorio - il governo fa come i grandi uccelli che non volano: infila la testa sotto la sabbia e rinvia la soluzione a data da destinarsi". 

Poi, entrano nel merito: "C'è la momentanea boccata d'ossigeno per l'alloggio principale, ma è saltata la sospensione Imu per le imprese. Inoltre, restano fuori dal decreto gli immobili affittati a canone concordato. Il governo non ha ritenuto necessario ripristinare alcun beneficio fiscale per questa tipologia di locazione che contribuisce ad alleviare l'emergenza casa soprattutto nelle grandi città". In più "se un esecutivo già oggi litigioso su tutto non dovesse trovare la quadra della riforma complessiva della tassazione sulla casa entro il 31 agosto, i contribuenti dovranno comunque versare il 16 settembre quello che non hanno pagato a giugno. E così al danno si aggiungerebbe la beffa".

Commenti cauti arrivano dall'Associazione dei Comuni. "Con il varo del decreto ci troviamo in una situazione 'tampone' che al momento offre una soluzione temporanea alla mancanza di liquidità generalizzata", afferma il presidente Alessandro Cattaneo. "Prendiamo atto di questa situazione - afferma - ma segnaliamo le incertezze di fronte alle quali si trovano i Comuni nella predisposizione dei loro bilanci. Incertezze alle quali pare difficile poter dare risposta".

Sull'approvazione del decreto per il rinvio dell'Imu interviene anche la Commissione europea spiegando che analizzerà il provvedimento riservandosi di dare le proprie valutazioni. "La commissione - si legge in una nota - prende atto degli annunci di oggi da parte del governo italiano e accoglie con favore l'impegno determinato per garantire che gli obiettivi di bilancio concordati siano soddisfatti. Saremo lieti di analizzare il decreto adottato oggi e presenteremo le nostre valutazioni e raccomandazioni".

"Sull'Imu è bene che non si sia presa una decisione strutturale, però bisogna discutere perché come è noto non è giusto ridurre la tassazione patrimoniale, perché questo ricadrebbe su altre risorse di cui c'è bisogno", è stato il commento di Susanna Camusso, segretario della Cgil, che però è più critica per quanto riguarda il tema della cassa integrazione: "Se da un lato c'è il riconoscimento che le risorse necessarie erano molte di più di quelle di cui il Governo parlava in questi giorni, permane la scelta di prenderli dal lavoro, si sottraggono da altre fonti che in questo momento sono essenziali", è stata la valutazione del segretario. Sul tema, ha precisato la Camusso, "bisogna vedere concretamente le tabelle. Non si possono però cercare risorse nella formazione professionale che è uno degli strumenti per le politiche attive del lavoro. Non si capisce perché una delle poche fonti di decontribuzione che permette di alzare un po' le retribuzioni venga passata al finanziamento degli ammortizzatori". Secondo il segretario della Cgil questa è "la filosofia che abbiamo contestato, cioè l'idea che il lavoro continua a suddividere sempre le stesse risorse, mentre il lavoro avrebbe bisogno di investimenti".

Non gradisce le parole di Berlusconi il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, che ritiene che ora "bisogna lasciar lavorare il governo. Vedo - ha aggiunto - che Berlusconi si intesta una parte del merito dei provvedimenti di oggi, ma è anzitutto merito del governo. Se il governo inizia a far bene, non bisogna mettere sulla sua strada mille ostacoli di ogni tipo".

Per Confindustria il decreto approvato oggi è una misura necessaria per fare fronte "alla situazione di emergenza sociale che colpisce il Paese. "Contiamo - si legge in una nota - sull'impegno assunto dal governo di rifondere quanto prima le risorse attinte dai fondi per la produttività utilizzati come copertura temporanea della cig. Rimane il nodo rappresentato dal ricorso ai fondi interprofessionali, risorse di imprese e lavoratori a sostegno dell'occupabilità". Confindustria ribadisce la "necessità che in futuro si provveda al ripristino integrale anche di queste risorse e che si ripensino i meccanismi di accesso alla cig, che devono essere uniformi su tutto il territorio". Per quanto riguarda l'Imu, "Confindustria apprezza l'introduzione del principio della deducibilità, che è una novità importante e recepisce una proposta che Confindustria nei giorni scorsi ha avanzato al governo. Ci aspettiamo entro la fine di agosto un'azione coerente con il principio enunciato nel decreto approvato oggi, che vada verso la riscrittura del complesso della tassazione sugli immobili attraverso un provvedimento organico". Confindustria conclude sottolineando che "è importante che da adesso l'azione del governo si indirizzi verso misure che favoriscano la competitività e rilancino lo sviluppo e l'occupazione".

1 commento:

Unknown ha detto...

Il grande statista.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...