Un articolo davvero interessante.

16/08/2014

Germania, colosso dai piedi d'argilla?

Una raccolta di articoli che raccontano le difficoltà e le minacce che incombono sul gigante tedesco

JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images

  

Parole chiave: 

Argomenti: 

EURO E BCE / GOVERNANCE / MERCATI

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Il 14 di agosto, Il Pil tedesco, dopo un I trimestre relativamente positivo, +0,7%, è calato di 0,2 punti percentuali nel secondo. Un risultato inatteso, a detta di molti, e sotto le aspettative, così come sotto le aspettative erano stati i dati degli ultimi mesi sulla produzione industriale. In realtà, dei segnali che indicavano che la crescita della Germania degli ultimi due anni aveva delle zone d'ombra ce n'erano stati. Così come, più in generale, era difficile pensare, perlomeno a posteriori, che il principale partner commerciale di Italia e Francia non avrebbe pagato i guai di questi ultimi due paesi. 

In questo dossier abbiamo provato a mettere assieme una specie di cronistoria delle nostre analisi e inchieste che raccontavano le zone d'ombra di Merkelandia. Non per mettere il dito nella piaga, né per gioire di (relative) disgrazie altrui che significano guai anche per noi, né per appuntarci al petto la medaglia di quelli che l'avevano detto. Quanto piuttosto perché il caso tedesco insegna due cose. La prima: che la ricetta magica  (austerità + salari bassi  = competitività + export) magica non è. La seconda: che o se ne esce tutti assieme, o si affonda tutti assieme. 

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