"La plurinominata Moretti vive in un mondo vecchio, in cui se dici una balla in tv questa diventa realtà. Oggi c'è la Rete e per essere smascherati ci vuole mezzo secondo. La Moretti è priva di qualsiasi credibilità". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post, "Moretti bugiarda", nel quale attacca la deputata del Pd Alessandra Moretti in merito ai rimborsi elettorali dei democratici. Il post continua con un intervento del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) che replica ad alcune affermazioni della stessa Moretti.
"Nel rispondere a Beppe Grillo che gli chiedeva notizie sui 45 milioni di euro di rimborsi elettorali presi dal Pd, ieri Alessandra Moretti, candidata alle europee per il Pd, si è avvitata in una serie di menzogne degne del suo Presidente del Consiglio Renzie detto 'il bomba'", scrive Di Maio. "1. La Moretti risponde che le spese elettorali della sua campagna sono sul suo sito internet sin da ora. FALSO: Il suo sito è disabilitato e non c'è traccia di rendicontazioni" elenca Di Maio sul blog. "2. Sui rimborsi elettorali presi dal Pd alle ultime elezioni politiche (46 milioni di euro) la Moretti risponde dicendo che "il pd ha un bilancio certificato disponibile online". FALSO! Sul sito del Pd non è disponibile proprio il bilancio che dovrebbe rendicontare i rimborsi elettorali in questione, il bilancio 2013 non c'è". E ancora: "3. Di Maio usa la carta intestata della Camera per cercare il consenso degli imprenditori". FALSO. Io rispondo alle lettere degli imprenditori che mi scrivono e che voi avete abbandonato. E lo faccio sempre a spese mie (compro i francobolli)".
"Secondo Giulia Sarti mio sito è scaduto 2 maggio. E allora perché ieri era online? Basta con il dossieraggio a 5stelle. Una setta complottista", scrive su Twitter Alessandra Moretti replicando agli attacchi.
La polemica nasce dal botta e risposta che ha visto protagonisti proprio la deputata del Pd e Di Maio nella puntata di Otto e Mezzo. "Nelle liste del Pd ci sono ancora una volta indagati e imputati. E sono liste fatte da Renzi, non determinate da primarie“, ha incalzato Di Maio, nel salottino di Lilli Gruber. E ha specificato: “Renato Soru, ad esempio, è indagato per riciclaggio“. Soru ha annunciato querela di fronte a queste affermazionbi che hanno alzato la temperatura nello studio di La7.
L’atmosfera si è infiammata quando si è parlato di rendicontazione delle spese della campagna elettorale e rimborsi. La deputata Pd ha affermato: "Di Maio, sei uguale a Berlusconi. Voi blaterate molto e praticate male la legalità”. Nel finale, serrato botta e risposta sull’immigrazione e l’accusa della Moretti: “Il vicepresidente della Camera ha sfruttato in questi giorni la sua posizione, scrivendo su carta intestata una letterina a tanti imprenditori, chiedendo di contribuire all’azione del M5S. Lei si è adattato molto bene alla casta, caro Di Maio“. La replica del parlamentare M5S: “Queste dichiarazioni le trasmetterò ai miei legali. La mia era una lettera di risposta agli imprenditori che mi scrivono e vogliono sapere dove il ministero dello Sviluppo Economico prende i soldi. Con quale carta dovevo rispondere, visto che sono vicepresidente della Camera? Con quella del presidente degli Stati Uniti?