domenica 17 agosto 2014

Volevo scrivere una rubrica dedicata a Minori e, come sempre, mi sono reso conto che tutte le considerazioni fatte valevano anche per Pavia e Voghera. Si, perché l'ignoranza non ha un luogo preciso di nascita. Risiede a qualsiasi latitudine.

FORTAPASC

L'ignoranza prevalente
Da circa 38 anni vivo al nord. Da giovane ho preso le valigie e sono arrivato a Pavia per studiare. Ho vissuto una vita piena in questa città che considero anche un po’ mia. In tutte le città nelle quali ho vissuto ho lasciato un pezzo della mia vita e se potessi tornare indietro non cambierei neanche una virgola del racconto di ciò che ho fatto e vissuto.
Tutti dicono che i Pavesi sono chiusi. A me non è mai sembrato. Non sono mai stato insultato da nessuno ad eccezione di qualche leghista. Ma si sa i leghisti non sono del nord. Sono barbari.
La stragrande maggioranza dei Pavesi e dei Lombardi ( parlo dei nativi che ormai sono pochissimi) non sono razzisti. Non lo sono comunque più dei minoresi o dei milanesi o dei romani.
In verità il razzismo non è un sentimento espressione di un popolo ma esclusivamente espressione concreta dell’ignoranza umana. E purtroppo l’ignoranza umana non ha luogo di nascita.
A Pavia abbiamo il sen. Centinaio e l’ex vice sindaco Mognaschi. A Minori abbiamo Di Capua, Esposito e Di Pino e un laureato all’Università della strada (così si definiscono, di solito, tutti quelli che erano asini a scuola). A Voghera abbiamo il sindaco e l’assessore alla cultura Azzaretti (nota più per il cognome del padre che per quello che ha fatto in politica) e qualche grillino all’opposizione.
Ma che cosa è cambiato in Italia in questi anni da rendere possibile che tanti e tali ignoranti siano potuti emergere in maniera così evidente.
Due cause molto diverse tra loro ma che hanno reso possibile l’affermazione dell’ignoranza come valore dominante per la nostra società.
La prima causa risiede nella possibilità da parte di tutti di esprimersi liberamente attraverso la nuove tecnologie. Scrivere sciocchezze in internet non è soggetto a tassazione. Lo possono fare tutti. Chi oggi scrive sciocchezze in facebook trenta anni fa doveva intervenire in un’assemblea. Se non possedeva conoscenze riceveva fischi. Oggi Centinaio, Mognaschi, Barbieri, Azzaretti, Dipino, Di Capua, Esposito possono manifestare la loro ignoranza (dal ignorare, cioè non avere conoscenza delle cose) in piena libertà. Per giunta senza pagare neanche un euro.
La seconda causa di affermazione degli ignoranti sta nella rinuncia, da parte di chi invece ha cultura e conoscenza, di intervenire nella vita politica e partecipare nella vita sociale. I migliori di un tempo si sono rassegnati. Hanno rinunciato pensando che il mondo viaggia verso il degrado culturale e morale.
Possiamo permetterci questo? Possiamo lasciare a questi ignoranti il potere di gestire il nostro paese? Possiamo permettere che la meglio gioventù scappi all’estero? Possiamo accettare che i nostri migliori giovani, capaci, preparati, studiosi non trovino un lavoro all’altezza della loro intelligenza? Possiamo accettare che si affermi in Italia la peggiocrazia?
No, non possiamo permetterlo. E allora se non ora, quando? E’ questo il tempo di fare piazza pulita, al sud e al nord, di quelli che hanno portato l’Italia su un baratro e che si avviano, oggi, con nomi diversi e volti apparentemente giovani (grillini, leghisti, rifondaroli e company) a ridurre il nostro magnifico paese in macerie.
Pavia, lì 17 agosto 2014

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