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Il neogovernatore della Campania Vincenzo De Luca ha presentato una denuncia in questura nei confronti della presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi. Lo ha scritto lo stesso De Luca martedì pomeriggio su Twitter, spiegando di aver denunciato la Bindi per "diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio". L'episodio è evidentemente collegato all'inserimento del nome dell'ex sindaco di Salerno tra gli "impresentabili", ossia quell'elenco di candidati alle Regionali e Amministrative della scorsa domenica che secondo la Commissione presieduta dalla Bindi non erano compatibili con un incarico pubblico.
De Luca ha atteso due giorni prima di servire quella che sembra una vera e propria "vendetta" alla Bindi, nonché l'ultimo episodio in ordine di tempo a una sorta di regolamento di conti all'interno del Pd. La vicenda degli impresentabili, e l'inserimento del nome di De Luca, aveva suscitato grandi polemiche alla vigilia della tornata elettorale. In Campania comunque tre dei nomi inseriti nell'elenco della Commissione antimafia sono riusciti ad essere eletti: oltre allo stesso De Luca, si tratta di Luciano Passariello e Alberico Gambino, entrambi nella lista di Fratelli d'Italia che appoggiava Stefano Caldoro.

Bindi: "Atto puramente strumentale"

Dopo l'annuncio della querela da parte di Vincenzo De Luca è arrivata la replica di Rosy Bindi: "Quella di De Luca è una denuncia priva di ogni fondamento – ha affermato la presidente della Commissione antimafia secondo quanto riportato dall'Ansa -. Un atto puramente strumentale, che ha scopi diversi da quelli che persegue la giustizia e che pertanto non mi crea alcuna preoccupazione".