L'indagine, che non riguarda il ruolo rivestito dalla Bracco nella società Expo, è condotta dai pm di Milano e iha portato al sequestro preventivo di un milione di euro
Diana Bracco, industriale attiva nel settore farmaceutico e presidente di Expo spa, risulta indagata dalla procura di Milano per una presunta evasione fiscale superiore al milione di euro. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono emissioni di fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita. L’indagine, che non riguarda il ruolo rivestito dalla Bracco nella società Expo, è condotta dal pm di Milano Giordano Baggio e il 5 maggio scorso ha portato al sequestro preventivo di 1.042.114 euro, “corrispondete – come si legge nella nota firmata dal procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati – all’importo totale dell’imposta complessivamente evasa per effetto dell’utilizzo delle predette fatture”.
DIANA BRACCO: LA PRESIDENTE DI EXPO INDAGATA PER EVASIONE FISCALE
La Bracco è indagata in qualità di presidente delle sua società Bracco Spa, Bracco Imagine Spa e Spin Spa. Insieme a lei, risultano iscritti nel fascicolo aperto dalla Procura di Milano, Pietro Mascherpa, presidente della Bracco Real Estate Srl, società riconducibile all’industriale e attiva nel settore immobiliare e i due architetti, titolari dello studio di progettazione Archilabo di Monza: Marco Pollastri e Simona Calcinaghi. Tutti accusati di aver emesso fatture false per un valore complessivo di 3 milioni di euro per il periodo di imposta relativo agli anni compresi tra il 2008 e il 2013. Fatture relative a lavori e forniture effettuate in favore delle stesse societa’ ma in realta’ realizzate in immobili e barche riconducibili alla stessa Bracco e al defunto marito Roberto De Silva. In pratica la presidente di Expo avrebbe contabilizzato nei bilanci di alcune sue società spese di natura personale attraverso una serie di false fatturazioni. L’avviso di chiusura delle indagini firmato dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Giordano Baggio è stato notificato oltre che a Diana Bracco, “in qualità di presidente del cda e firmataria delle dichiarazioni della Bracco spa, Bracco Imaging spa e Spin spa”, anche ad altri tre indagati: Pietro Mascherpa, “in qualita’ di Presidente del cda e firmatario delle dichiarazioni della Bracco Real Estate srl”; Marco Isidoro Pollastri, “in qualita’ di contitolare dello studio di progettazione Archilabo di Monza; Simona Adele Calcinaghi, “in qualita’ di contitolare dello studio di progettazione Archilabo di Monza”.
LA DIFESA DELLA BRACCO SPA
“Non c’è stata alcuna frode fiscale: si tratta di contestazioni riguardanti l’inerenza all’attività d’impresa di fatture, situazione non rilevante sotto il profilo penale”. Lo ha spiegato l’avvocato Giuseppe Bana, difensore di Diana Bracco, indagata per una presunta evasione fiscale in qualità di presidente del cda della Bracco Spa. “Abbiamo già definito con l’Agenzia delle entrate attraverso il ravvedimento operoso – ha proseguito -, siamo solo al termine delle indagini preliminari e non è stata ancora formalizzata la richiesta di rinvio a giudizio”.
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