Cacciari: Santanchè è la dimostrazione che la nostra civiltà è inferiore
E’ un Massimo Cacciari a tutto campo quello intervistato dalla trasmissione radiofonica La Zanzara. I temi discorsi sul programma di Radio 24 sono molteplici. E l’ex sindaco di Venezia non perde minimamente la sua celeberrima verbe.
Prima azione fra tutte è quella dell’attacco alla Santanchè: frontale, diretto. “Poverina la Santanchè, lei è la dimostrazione che non siamo una civiltà superiore a quella islamica”, afferma ironicamente Cacciari. “Dire che siamo superiori – continua il filosofo – è una stupidaggine colossale. Siamo una civiltà diversa, né superiore né inferiore. Le donne? Le nostre donne vengono massacrate in casa dieci volte più che nei paesi islamici. C’è un femminicidio incomparabile con quello dei paesi islamici. Non dico che le donne siano trattate come nell’islam ma non è che manchino i problemini nella famiglia cristiana cattolica o protestante”. “E poi – insiste sul punto Cacciari – dalla nostra civiltà mi risulta che siano nati personaggini come Hitler e sono nate due guerre mondiali, che non mi sembrano che siano state scatenate dall’Islam”.
Resta sul tema Islam-Occidente quando definisce come una “stupidaggine” quella di arrestare il comico ed umorista Dieudonné per apologia di terrorismo. “Si arrestano i criminali, non gli idioti”, afferma Cacciari.
Infine si dilunga sull’elezione del Presidente della Repubblica. Secondo Cacciari, infatti, Renzi “per avere presidente amico farebbe un patto anche col demonio”. Ecco perché secondo l’ex sindaco di Venezia il premier si accorderà sul nuovo inquilino del Colle con Berlusconi Tra i favoriti c’è Prodi (che andrebbe bene anche al leader di Forza Italia). “Il Presidente sarà di area cattolica, come Mattarella, oppure Veltroni”. In definitiva “Berlusconi vuole uno che possa garantire la prosecuzione del patto con Renzi sino al 2018 perché se si vota prima prende meno del dieci per cento. Vuole un garante del patto del Nazareno, voterebbe chiunque. Non è stupido e sa che la grazia non gliela concederà mai nessuno”.
Daniele Errera
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